Nel quarto percorso teorico tracciato da Guido Ferraro, la soggettività non è soltanto un dato costitutivo della disciplina semiotica, ma diventa essa stessa il suo oggetto di studio. Questo orientamento trova una formulazione chiara e sistematica nel pensiero di Luis Prieto, che Ferraro pone al centro di una svolta epistemologica importante: la definizione della semiotica come scienza della…
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Soggettività condivisa: il contributo di Saussure e Durkheim
Nel terzo percorso teorico delineato da Guido Ferraro, la soggettività non è più pensata come dato individuale, ma come costrutto collettivo, culturalmente radicato e storicamente fondato. È questa l’eredità più innovativa della semiotica saussuriana e delle scienze sociali dell’inizio Novecento, in particolare della riflessione di Émile Durkheim. Ferraro chiarisce fin da subito il cambiamento di…
Il modello tradizionale e la fuga dalla soggettività
Nella sua ricognizione sulle forme della soggettività in semiotica, Guido Ferraro individua come prima tappa un modello tradizionale e diffuso, che considera la soggettività come un dato eminentemente individuale, irregolare e imprevedibile. Si tratta, scrive, di una visione per cui la soggettività “sfugge per sua natura al dominio delle conoscenze positive”, assumendo il carattere di…
La semiotica come scienza della soggettività: tra Peirce e Saussure
Il tema della soggettività, scrive Guido Ferraro, si presenta oggi in semiotica come “particolarmente aggrovigliato”. La complessità deriva tanto dalla difficoltà di definire il concetto stesso di soggettività, quanto dal rapporto incerto tra il punto di vista interno alla disciplina e le percezioni esterne sul valore delle sue pratiche. Ferraro osserva come le analisi dei…