Nel cuore della riflessione semiotica di impianto strutturalista si colloca il principio di immanenza, formulato da Louis Hjelmslev. Secondo questa impostazione, la linguistica — e più in generale la semiotica — deve concentrarsi esclusivamente su ciò che è interno alla lingua o al testo, escludendo ogni riferimento a fattori esterni: fisiologici, psicologici, sociali o storici….
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Semiotica
Dalla semiologia alla semiotica: rottura, dissoluzione e genealogie
Nel ricostruire la storia della semiotica come disciplina, Paolo Fabbri propone di cominciare da una svolta: quella che ha trasformato una riflessione antica sul segno in una disciplina autonoma dotata di una propria consistenza teorica. È solo a partire dagli anni Sessanta che si può davvero parlare di “semiotica” in senso moderno. Fabbri identifica due…
ll paradigma del velame e gli adepti dell’interpretazione esoterica
Quando un testo viene considerato “sacro”, si attiva nei suoi confronti una lettura sospettosa, eccedente, orientata alla scoperta di significati nascosti. Umberto Eco osserva che ciò è accaduto in modo sistematico con le Sacre Scritture, ma anche con testi letterari come quelli di Omero, Rabelais, Shakespeare, Virgilio e naturalmente Dante. In questi casi, l’interpretazione non si…
Unità delle scienze e metasemiotica: il progetto epistemologico di Hjelmslev
Galofaro analizza l’ambizione di Hjelmslev di porre la semiotica come fondamento epistemologico per l’intero sapere scientifico. La metasemiotica viene intesa come ponte tra la teoria del linguaggio e le scienze fisiche, psicologiche e sociali: fisica e semiotica condividono l’oggetto quando si tratta della materia dell’espressione; semiotica e psicologia lo condividono quando si tratta della materia…
Semioticizzare la cultura: abiti, stereotipi e semiosfera
Nel confrontarsi con l’eredità del paradigma testuale, Claudio Paolucci sottopone a critica radicale l’idea secondo cui qualunque realtà culturale possa essere trattata come un testo. Questa estensione indiscriminata, osserva, ha condotto la semiotica cosiddetta “maggiore” a omogeneizzare oggetti radicalmente eterogenei, come romanzi, zuppe al pesto, città, strategie di mercato, pubblicità e miti, annullandone le differenze culturali…
Umberto Eco, Kant e l’ornitorinco. Il giudizio riflettente e l’abduzione
Nel percorso di Umberto Eco attraverso i problemi del riconoscimento e della conoscenza, una funzione centrale viene attribuita al giudizio riflettente. È questa, secondo Eco, la facoltà che permette di muoversi tra ciò che si percepisce e ciò che si pensa, quando manca una regola prestabilita. Kant lo definisce come il giudizio che cerca la regola, anziché…
Teorie del segno e del linguaggio nell’antichità classica
La riflessione sull’interpretazione, già presente nella filosofia antica, si sviluppa lungo due direzioni parallele: da un lato la teoria del segno, dall’altro la teoria del linguaggio. Entrambe concorrono a costruire un quadro complesso in cui si articola il rapporto tra significati, segni e realtà. Nel primo caso, l’interpretare è visto come un ragionamento inferenziale che consente di…
Metasemiotica e scientificità: Hjelmslev tra semiotiche connotative e scientifiche
Francesco Galofaro riprende e rielabora la distinzione tra semiotiche connotative e metasemiotiche formulata da Hjelmslev, sottolineando come questa non possa essere ridotta a una semplice relazione tra piani dell’espressione e del contenuto. La distinzione più significativa, infatti, è quella tra semiotiche scientifiche e non scientifiche. Galofaro chiarisce che una semiotica è metasemiotica non solo perché…
Epistemologia semiotica e implicazioni politiche
Ogni indagine che metta in relazione semiotica e politica, osserva Gianfranco Marrone, dovrebbe essere accolta con ottimismo. Non solo perché consente di esplorare il carattere semiotico della politica, ma anche perché costringe a interrogarsi sul carattere politico della semiotica stessa. L’intento non è quello di indulgere in giochi di parole, né di rievocare formule dialettiche…
Autoriflessività e testualità: percorsi epistemologici della semiotica
Federico Montanari insiste su un aspetto del pensiero di Paolo Fabbri che appare centrale per comprendere il ruolo epistemologico della semiotica nel rapporto con le altre scienze umane e sociali: la sua natura testuale e autoriflessiva. Già nel saggio del 1973, Fabbri affermava che «riflettersi nelle altre discipline le dà il diritto di autoriflettersi». Questa…