Umberto Eco, in Lector in Fabula, attribuisce al concetto di enciclopedia un ruolo centrale nella sua teoria semiotica. L’enciclopedia non è soltanto un indice del passaggio da una semiotica del codice a una semiotica fondata sulla semiosi — quindi più aperta e dinamica —, ma rappresenta anche il punto di riferimento per regolare l’attività interpretativa. Eco…
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Interpretanti e illimitatezza della semiosi
L’Oggetto Immediato è «l’insieme di tutti gli interpretanti di un certo segno», per cui «sono possibili solo conoscenze parziali», poiché ci si può avvicinare al significato «in modo asintotico». La semiosi è «illimitata», come spiega Stefano Traini, perché il ricorso agli interpretanti è potenzialmente infinito. Peirce distingue tre tipi di interpretante: interpretante immediato, interpretante dinamico…
Previsioni e passeggiate inferenziali nell’interpretazione testuale
Stefano Traini, nel suo volume Le due vie della semiotica, riprende e commenta il pensiero di Umberto Eco, in particolare riferendosi a Lector in Fabula. Traini evidenzia che il concetto di inferenza riveste un ruolo centrale già in diversi contesti della teoria semiotica: scegliere un topic, ad esempio, implica un’inferenza, ossia una scelta rischiosa che può rivelarsi…
La semiotica cognitiva di Peirce: tra inferenza e segno
Secondo Traini, la semiotica di Peirce si configura come una semiotica cognitiva, fondata su una teoria della conoscenza che essa stessa contribuisce a delineare. Traini sottolinea che questa teoria della conoscenza è anzitutto anti-intuizionista, in quanto, per Peirce, «non esistono intuizioni prime che permettono una conoscenza speculare della realtà esterna», ma piuttosto continue inferenze, ipotesi…
Representamen, Oggetto Immediato e Interpretante: la distinzione in Peirce
Peirce distingue fra representamen (segno), Oggetto Dinamico e Oggetto Immediato. Egli utilizza il termine representamen nel senso di significante, e parla di Oggetto Immediato per indicare «l’oggetto come il segno stesso lo rappresenta» [CP: 4.536]. L’Oggetto Dinamico corrisponde «all’oggetto esterno vero e proprio». Peirce afferma che «l’unica via» per cogliere l’Oggetto Immediato è ricorrere a…
Il ruolo del segno: mediazione tra Oggetto e Interpretante in Peirce
Per rendere conto degli oggetti della realtà esterna abbiamo bisogno di segni. Il segno costituisce il fulcro della semiosi, «in quanto media fra l’Oggetto e l’Interpretante: un segno è determinato da un Oggetto e genera un Interpretante». Il segno, secondo Peirce, deve prendere di mira l’oggetto, «illuminare sotto certi aspetti l’oggetto, coglierne delle qualità, costituirne…
La centralità dell’Oggetto Dinamico nella semiosi secondo Peirce
La semiotica studia la semiosi, cioè un processo che coinvolge un segno, un oggetto e un interpretante, in modo tale che questa triade non sia riducibile a un rapporto a due. «In altre parole, i tre termini devono sempre essere compresenti». Coerente con la sua posizione realista, Peirce sostiene che nel circuito della semiosi il…
La fondazione della semiotica in Peirce: semiosi e triadicità
Secondo Stefano Traini (2001), la teoria della conoscenza di Peirce è strettamente interrelata alla fondazione della semiotica. «Se nessuna conoscenza è possibile intuitivamente, allora ogni atto di cognizione è mediato, e la mediazione è attuata attraverso i segni e la semiosi», scrive Peirce [CP: 5.488]. Egli si definisce «pioniere, o piuttosto un esploratore» nell’attività di…
Denotazione, connotazione, metalinguaggio: la semiologia stratificata di Barthes
In Elementi di semiologia (1964), Roland Barthes sviluppa una riflessione sistematica sul funzionamento dei sistemi di significazione, ponendo particolare attenzione a due concetti fondamentali: la connotazione e il metalinguaggio. Questi due meccanismi, formalizzati anche dalla glossematica di Hjelmslev, permettono di comprendere come un segno possa generare senso su più livelli. Denotazione e connotazione: sistemi semiologici sovrapposti Barthes parte dalla struttura…
Barthes e il ribaltamento di Saussure: la semiologia dentro la linguistica
Nel breve ma denso Elementi di semiologia (1964), Roland Barthes affronta in modo sistematico i rapporti fra linguistica e semiologia, riformulando in modo provocatorio la celebre affermazione di Ferdinand de Saussure. Mentre Saussure sosteneva che “la semiologia è una parte della linguistica”, Barthes ribalta questa posizione: “è la linguistica a dover essere considerata una parte della semiologia”. Ma…