Umberto Eco distingue tra due diverse modalità di rapporto tipo-occorrenza: ratio facilis e ratio difficilis. Tale distinzione è indipendente dalle motivazioni per cui certi oggetti sono stati scelti come espressione di un contenuto. Eco chiarisce che, per esempio, «nel caso di riconoscimento di sintomi vi è indubbiamente una motivazione prestabilita», fondata su una esperienza precedente che ha evidenziato…
Componenti semantiche non distintive: una questione di pertinenza
Se un sema è per definizione un tratto semantico distintivo in almeno un contesto, possono esistere delle componenti semantiche che non siano distintive in alcun contesto? François Rastier riconosce che una semantica funzionale non deve, per principio, occuparsi delle componenti non distintive. Tuttavia, se queste esistono, è necessario dimostrare in che modo esse risultino non pertinenti. Rastier prevede due…
Charles S. Peirce e la semiosi illimitata
Per presentare il concetto di segno in una prospettiva dinamica, Anna Maria Lorusso introduce il pensiero di Charles Sanders Peirce, che, più di ogni altro, ha teorizzato il segno come relazione. L’autrice riporta l’impostazione peirceiana secondo cui “tutto il pensiero può essere concepito come segno”, perché “la vita è semiosi”: un’ininterrotta produzione di segni generati da altri segni…
Mythologies: Barthes smaschera i miti borghesi
Nel 1957 Roland Barthes pubblica Mythologies, una raccolta di interventi comparsi nella seconda metà degli anni Cinquanta, incentrati sull’analisi della società di massa. Al fondo del libro si trova un saggio teorico che offre una chiave di lettura semiologica dei materiali affrontati. Barthes spiega nella Premessa che a guidarlo era “un senso di insofferenza davanti alla ‘naturalità’ di…
I parametri fondamentali della produzione segnica
Umberto Eco presenta una classificazione dei modi di produzione e interpretazione segnica fondata su quattro parametri. Tale classificazione, illustrata in una figura (tavola) del Trattato, tiene conto esclusivamente del modo in cui le espressioni sono fisicamente prodotte, senza descrivere direttamente il modo in cui sono correlate al contenuto. Tuttavia, osserva Eco, il modo di correlazione è implicato da…
Sistema, norma e uso: le istanze della codifica secondo Rastier
François Rastier apre la sua riflessione affermando che l’esistenza di semi, intesi come tratti pertinenti, dipende dal sistema che definisce le classi di sememi. Se in ogni testo – e persino in ogni enunciato – operano diversi sistemi semantici, e se il sistema funzionale della lingua è uno di questi, si può ipotizzare l’esistenza di diversi tipi di…
Dalla definizione di segno alla semiosi: un cambiamento di prospettiva
Anna Maria Lorusso osserva che, sebbene la semiotica si sia definita, fin dalle origini, come disciplina dei segni, “la definizione di segno non è mai stata né scontata né facile”. Il problema nasce dalla grande varietà di elementi che possono essere considerati segni — “gesti, atti e parole”, osserva l’autrice, sono “entità di natura molto diversa”, e comprendono…
Roland Barthes: biografia intellettuale di un semiologo critico
Roland Barthes nasce nel 1915 a Cherbourg, in Normandia. La sua vicenda biografica e intellettuale si intreccia fin dall’inizio con la fragilità del corpo e la forza del pensiero. Trasferitosi a Parigi nel 1924 per proseguire gli studi liceali, è presto colpito dalla tubercolosi. La malattia, scrive Stefano Traini, “lo costringe a periodi di riposo…
Il nostro pensiero non sarebbe che una massa amorfa e indistinta
Nel Corso di Linguistica Generale, Saussure sostiene che per comprendere come la lingua non possa essere altro che un sistema di valori puri, sia sufficiente prendere in esame i due elementi fondamentali che entrano in gioco nel suo funzionamento: le idee e i suoni. Egli afferma che, da un punto di vista psicologico e fatta astrazione dalla…
Peirce e il senso della bellezza
Peirce afferma che è evidente come una sensazione non sia necessariamente un’intuizione, cioè una prima impressione dei sensi, e porta come esempio il senso della bellezza. Quando si prova la sensazione del bello come risultato di nozioni precedenti, essa emerge sempre come un predicato: si pensa, cioè, che qualcosa “è bello”. Ogni volta che una sensazione nasce in…