Nel confrontarsi con l’eredità del paradigma testuale, Claudio Paolucci sottopone a critica radicale l’idea secondo cui qualunque realtà culturale possa essere trattata come un testo. Questa estensione indiscriminata, osserva, ha condotto la semiotica cosiddetta “maggiore” a omogeneizzare oggetti radicalmente eterogenei, come romanzi, zuppe al pesto, città, strategie di mercato, pubblicità e miti, annullandone le differenze culturali…
Tag: Wittgenstein
Abbassare la soglia del semiotico: oltre Eco e Peirce
Una delle domande fondamentali della semiotica riguarda il confine tra ciò che può essere considerato un segno e ciò che non lo è. Umberto Eco, già nel Trattato di semiotica generale (1975), ha posto con precisione il problema dei limiti inferiori della semiosi, distinguendo tra stimoli naturali e segni veri e propri. Secondo Eco, uno stimolo può…