Nel delineare la genealogia della semiotica generativa, Claudio Paolucci individua nella rielaborazione della teoria saussuriana del valore uno dei momenti fondativi del paradigma testuale. Più precisamente, l’autore osserva come la semiotica generativa – erede dichiarata dello strutturalismo – abbia selettivamente adottato solo una delle due accezioni del valore definite da Saussure, ovvero quella immanente, lasciando…
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L’analisi semantica tra componenzialità e struttura testuale
Comprendere il significato di un segno significa risalire alla sua organizzazione interna, ricostruendo i tratti fondamentali che lo definiscono. La semantica semiotica, nella prospettiva delineata da Francesco Marsciani, affronta questa questione articolando due principali direzioni metodologiche: da un lato l’analisi componenziale del lessema, dall’altro la determinazione testuale del valore di senso. Le due strade dell’analisi semantica Un primo…
Dall’immanenza alla manifestazione: enunciazione, evento e riprogrammazione del senso
Come si comporta un sistema semiotico di fronte all’irruzione dell’imprevisto? È possibile pensare l’azione enunciativa come risposta immanente agli eventi? A partire da queste domande, Alessandro Zinna esplora la relazione tra immanenza, enunciazione e trasformazione, interrogando la tenuta del concetto anche nei momenti in cui il senso si riorganizza a fronte di mutamenti inattesi. In…
Tempo e immanenza: osservare l’evento, prevedere il senso
La riflessione sull’immanenza incontra uno snodo cruciale quando si interroga il tempo dell’osservazione. Se un sistema semiotico si pretende immanente — cioè autosufficiente e chiuso rispetto a fattori esterni — come può esso rendere conto dell’irruzione dell’imprevisto? E come si colloca la previsione nella teoria del senso? Uno dei limiti del modello saussuriano, osserva Alessandro Zinna, è la sua…
L’immanenza e la dinamica del senso: Lotman, Greimas, Rastier
Dopo aver ricostruito le radici filosofiche e scientifiche del concetto di immanenza, Alessandro Zinna analizza come questa nozione si sia articolata nella teoria semiotica strutturale, in particolare nel pensiero di Jurij Lotman, Algirdas J. Greimas e François Rastier. L’obiettivo è mostrare che l’immanenza, lungi dall’essere un vincolo chiuso e immutabile, si è progressivamente arricchita di articolazioni dinamiche e flessibili….
Enunciazione, alterità e immagine: una teoria formale e una teoria estesa
Nel suo contributo, Francesco Marsciani propone di delineare una teoria formale dell’enunciazione che non sia sostanzialista e che si fondi su un’articolazione rigorosa delle posizioni discorsive. Per sviluppare tale progetto, egli prende spunto da alcune pagine di Deleuze e Guattari in Qu’est-ce que la philosophie?, in particolare dall’analisi del concetto di Autrui, l’Altro. Secondo Marsciani, il concetto…
L’immanenza tra filosofia e scienza: da Spinoza a Hjelmslev
Per comprendere il senso e il valore dell’immanenza nella teoria semiotica strutturale, Alessandro Zinna propone di andare a ritroso, interrogando la tradizione filosofica. Il suo approccio non mira a una ricostruzione storica esaustiva, quanto piuttosto a una sorta di “lista della spesa” teorica: un promemoria delle radici concettuali da cui si è sviluppato il principio…
Il senso dell’immanenza nella semiotica: fondamenti e aporie
«Come diventa possibile conciliare l’immanenza con l’irruzione dell’imprevisto nella scena del senso?» È da questa domanda che prende avvio la riflessione di Alessandro Zinna nel suo intervento sul primato dell’immanenza nella semiotica strutturale. L’autore esplicita fin dal principio l’intenzione di affrontare le nozioni di esplosione e evenemenzialità nei processi di significazione da una prospettiva che…
Oltre il testo? Critiche e prospettive nella semiotica contemporanea
Nel quarto capitolo di L’invenzione del testo. Appunti per una ricerca, Gianfranco Marrone affronta il tema dell’“oltrepassamento” del testo, sottolineando come questo passaggio dalla nozione di testo-oggetto alla nozione di testo-modello «non sia stato né sufficientemente chiaro né esplicitamente assunto da tutti i semiologi allo stesso modo». Marrone ricorda come già Barthes avesse distinto fra l’Opera…