Secondo Claudio Paolucci, la domanda centrale di Umberto Eco è: «Come siamo in grado di conoscere il mondo?». Eco trova una risposta nella nozione di Enciclopedia, che definisce «l’insieme registrato di tutte le interpretazioni», una «libreria delle librerie», un «archivio audiovisivo della cultura». L’Enciclopedia, scrive Eco, «contiene versioni del mondo contraddittorie tra loro», perché raccoglie tutte le interpretazioni che una comunità ha elaborato su un oggetto.
Paolucci spiega che Eco assume la forma del rizoma per descrivere questa Enciclopedia: «una rete in cui ogni punto può sempre essere connesso con qualsiasi altro». Il rizoma non ha un centro né una struttura gerarchica, ma si presenta come un sistema aperto e complesso, in continua espansione e proliferazione.
Eco osserva che «l’Enciclopedia è un organismo complesso e contraddittorio» e che «non si può osservare dal di fuori, ma si può soltanto percorrere dall’interno». Questo comporta che «ogni prospettiva […] è sempre ottenuta a partire da un punto interno, così che ogni descrizione locale tende a essere una mera ipotesi sulla rete come totalità».
Paolucci mostra come Eco colleghi la forma rizomatica dell’Enciclopedia alla varietà delle interpretazioni: «In una struttura rizomatica non c’è un esterno, quindi ogni prospettiva […] è sempre interna e parziale». Per Eco, l’Enciclopedia è «il grande archivio audiovisivo della cultura», un modello teorico che permette di spiegare come le nostre conoscenze del mondo siano sempre filtrate e condizionate da interpretazioni precedenti.
Paolucci sottolinea come questa concezione sia radicata in Peirce, secondo il quale «noi conosciamo il mondo attraverso la mediazione di tutta una serie di conoscenze precedenti che circolano nello spazio aperto della comunità». Per Eco, dunque, «conoscere significa muoversi nell’Enciclopedia», accettando che essa sia un «universo aperto» in cui le interpretazioni convivono, anche quando si contraddicono.
Riferimento bibliografico: Claudio Paolucci, Umberto Eco. Tra Ordine e Avventura, Feltrinelli, Milano 2017