Umberto Eco si sofferma sul significato e sull’impiego della tipologia dei modi di produzione segnica. È importante sottolineare un punto essenziale: la tipologia proposta non classifica tipi di segni, ma esclusivamente tipi di attività produttiva. Si tratta, dunque, di un modello che rappresenta procedimenti fisici e operativi, i quali, per reciproca interazione, possono generare diverse funzioni segniche. Tali funzioni possono…
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Arbitrarietà, convenzionalità e motivazione nel segno
Uno dei punti centrali della teoria del segno saussuriana è l’arbitrarietà del legame tra espressione e contenuto. Come evidenziato anche da Hjelmslev, il segno è una funzione tra due funtivi — piano dell’espressione e piano del contenuto — e tale relazione non è necessaria, ma costruita. Anna Maria Lorusso osserva che “il legame che unisce suono…
Oggetti, segni e funtivi: oltre la semplificazione classificatoria
Umberto Eco, nella sua trattazione dei modi di produzione segnica, chiarisce che gli oggetti presentati secondo il parametro rapporto tipo-occorrenza non sono “segni”. Piuttosto, rappresentano «abbreviazioni comode» che potrebbero essere esplicitate come azioni o procedimenti: ad esempio, al posto di /impronte/ si dovrebbe dire /produrre impronte/; al posto di /vettori/, /imporre un movimento vettoriale/. Al massimo, osserva Eco, si può dire che impronte o esempi sono…
Hjelmslev e la funzione segnica come relazione tra forma e sostanza
Dopo aver trattato la concezione triadica del segno proposta da Peirce, Anna Maria Lorusso introduce una seconda impostazione, di taglio più linguistico, sviluppata da Louis Hjelmslev. Essa si fonda su un altro modo di intendere il segno: “come funzione, ovvero come relazione tra due funtivi”. L’autrice chiarisce che le due concezioni non si escludono, anzi: “Umberto Eco…
Il mito come sistema semiologico secondo: la teoria di Barthes
Nel saggio teorico che conclude Mythologies, Roland Barthes elabora una definizione rigorosa del mito come sistema semiologico di secondo livello, fondato su una rilettura in chiave saussuriana del segno. L’operazione teorica è ritenuta cruciale per la comprensione della natura ideologica delle rappresentazioni borghesi. Barthes parte dalla nozione saussuriana di segno come unione di significante e significato. In…
Le correlazioni tipo-espressione e i criteri di motivazione
Umberto Eco distingue tra due diverse modalità di rapporto tipo-occorrenza: ratio facilis e ratio difficilis. Tale distinzione è indipendente dalle motivazioni per cui certi oggetti sono stati scelti come espressione di un contenuto. Eco chiarisce che, per esempio, «nel caso di riconoscimento di sintomi vi è indubbiamente una motivazione prestabilita», fondata su una esperienza precedente che ha evidenziato…
Charles S. Peirce e la semiosi illimitata
Per presentare il concetto di segno in una prospettiva dinamica, Anna Maria Lorusso introduce il pensiero di Charles Sanders Peirce, che, più di ogni altro, ha teorizzato il segno come relazione. L’autrice riporta l’impostazione peirceiana secondo cui “tutto il pensiero può essere concepito come segno”, perché “la vita è semiosi”: un’ininterrotta produzione di segni generati da altri segni…
I parametri fondamentali della produzione segnica
Umberto Eco presenta una classificazione dei modi di produzione e interpretazione segnica fondata su quattro parametri. Tale classificazione, illustrata in una figura (tavola) del Trattato, tiene conto esclusivamente del modo in cui le espressioni sono fisicamente prodotte, senza descrivere direttamente il modo in cui sono correlate al contenuto. Tuttavia, osserva Eco, il modo di correlazione è implicato da…
Dalla definizione di segno alla semiosi: un cambiamento di prospettiva
Anna Maria Lorusso osserva che, sebbene la semiotica si sia definita, fin dalle origini, come disciplina dei segni, “la definizione di segno non è mai stata né scontata né facile”. Il problema nasce dalla grande varietà di elementi che possono essere considerati segni — “gesti, atti e parole”, osserva l’autrice, sono “entità di natura molto diversa”, e…
Il nostro pensiero non sarebbe che una massa amorfa e indistinta
Nel Corso di Linguistica Generale, Saussure sostiene che per comprendere come la lingua non possa essere altro che un sistema di valori puri, sia sufficiente prendere in esame i due elementi fondamentali che entrano in gioco nel suo funzionamento: le idee e i suoni. Egli afferma che, da un punto di vista psicologico e fatta astrazione dalla…









