Jakobson ha sempre rifiutato ogni riduzionismo che confinasse la significazione al solo linguaggio verbale. È questo, secondo Umberto Eco, uno dei tratti distintivi più potenti e innovativi del suo pensiero. L’intero universo culturale, afferma Jakobson, è attraversato dai segni. E la semiotica, proprio per questo, non può che estendersi a tutti i sistemi comunicativi, verbali…
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Il paradigma semiotico echiano e l’eredità peirciana
Accanto alla semiologia di ispirazione barthesiana, Paolo Fabbri individua un secondo paradigma teorico, più stabile e coerente, che definisce “paradigma semiotico”, e che riassume sotto il nome di Umberto Eco. Questa impostazione si costituisce in modo alternativo rispetto all’eredità saussuriana, rifiutando la centralità della lingua verbale come punto di partenza dell’analisi semiotica. Fabbri osserva che…
La semiotica tra fondazioni fragili e lettura differenziale
Claudio Paolucci propone una ricostruzione della semiotica a partire da una constatazione ironica e spiazzante: l’immagine “maggiore” della semiotica si regge su tre testi “problematici”. Il Corso di linguistica generale non fu scritto da Saussure. I Collected Papers di Peirce raccolgono solo una parte della sua opera e ne riorganizzano arbitrariamente i contenuti. I Prolegomena to a Theory of Language di…
Umberto Eco, Il ruolo di Jakobson nella nascita della semiotica
Secondo Umberto Eco, la svolta che ha portato la semiotica a diventare una disciplina riconosciuta non può essere spiegata solo in termini storici o antropologici. È vero che la pressione esercitata dai mass media ha trasformato la comunicazione in un problema centrale per la nostra civiltà, suscitando l’interesse di molte discipline per le leggi generali…
Dalla percezione al senso: il corpo tra semiotica e fenomenologia
La riflessione di Umberto Eco sul rapporto tra percezione e interpretazione trova un interessante contrappunto nell’evoluzione della teoria greimasiana. Anche Algirdas Julien Greimas, infatti, nella fase più matura del suo lavoro, ha dedicato un’attenzione crescente alla sensorialità e al corpo, come mostrano Semiotica delle passioni (1991, con Jacques Fontanille) e Dell’imperfezione (1987). Greimas aveva già posto la questione in Semantica…
Umberto Eco, La lunga esclusione della semiotica dal sapere scientifico
Nel suo saggio del 1976 (Il pensiero semiotico di Jakobson), Umberto Eco ripercorre la storia delle riflessioni sui segni mettendo in luce come la semiotica, pur avendo radici antichissime, abbia subito un lungo e ostinato ostracismo da parte della cultura scientifica. La nascita di una scienza che studiasse la produzione, lo scambio e l’interpretazione dei…
Espressione e contenuto: l’ecologia della significazione
Pierluigi Basso evidenzia un’eredità teorica fondamentale del Trattato di semiotica generale: l’insistenza sulla costituzione congiunturale di espressione e contenuto. Secondo Basso, questa tesi, ribadita ossessivamente da Eco lungo tutto il Trattato, ha implicazioni profonde tanto per la teoria della significazione quanto per le analisi testuali. Eco contesta in modo esplicito la riduzione informazionale della comunicazione, tipica di certi…
Ammobiliare un mondo. Dalla sintassi astratta alla concretezza semantica
Per narrare è necessario costruire un mondo. Lo afferma Eco, e aggiunge che questo mondo deve essere «così concreto tanto da immaginare di poterci entrare dentro». Un mondo che si ha «di fronte agli occhi», in cui si possano riconoscere i minimi dettagli, e che si popola di parole in modo quasi spontaneo, non appena…
Struttura e inferenza: il Trattato come opera incompleta?
Nel riflettere sul Trattato di semiotica generale, Stefano Traini si interroga su una mancanza significativa dell’impianto teorico proposto da Umberto Eco: quella di una vera e propria teoria dell’inferenza interpretativa. Il cuore della questione, per Traini, è che la parte del Trattato dedicata alla tipologia dei modi di produzione segnica— pur articolata e cruciale — non affronta in modo esplicito il…
Iconismo primario e percezione: la questione dell’intuizione
Che cosa accade nei primissimi istanti della semiosi, quando un interprete si trova di fronte a un Qualcosa di inatteso? Umberto Eco affronta questa domanda nel tentativo di definire ciò che accade prima che entrino in gioco le regole del riconoscimento. Come ricorda Valentina Pisanty, nelle parabole disseminate in Kant e l’ornitorinco — da Marco Polo e il rinoceronte…









