Jurij Lotman affronta in modo esplicito il tema del conflitto politico nel saggio del 1970 intitolato La semiotica dei concetti di “vergogna” e “paura”. In questo testo, come osserva Franciscu Sedda, il semiologo sovrappone un ragionamento di tipo filogenetico a uno tipologico, tentando di delineare un modello ideale per l’emergenza e la strutturazione della dimensione politica…
Tag: Semiotica e politica
Il discorso politico come pratica strategica
Nel quadro della semiotica contemporanea, il discorso politico si configura come una pratica strategica, orientata alla produzione di effetti di credenza e di adesione. Betül Çanakpınar, Murat Kalelioğlu e Veli Doğan Günay mettono in luce come l’analisi semiotica consenta di comprendere non solo la struttura linguistica dei discorsi, ma la logica profonda che regola le relazioni…
Il politico come costruzione semiotica dell’identità
La semiotica applicata al discorso politico mostra come la figura del leader sia, prima di tutto, una costruzione di senso. Betül Çanakpınar, Murat Kalelioğlu e Veli Doğan Günay osservano che “la personalità dei leader, che sono tra gli attori sociali più importanti, è tanto rilevante quanto le loro abilità politiche”. In questa prospettiva, il politico…
Dalla vita alla strategia: la semiotica del vivere secondo Fontanille
Negli ultimi anni, la semiotica ha posto la vita al centro del proprio oggetto di studio. Questa tendenza nasce dall’intento di comprendere non solo i sistemi di segni, ma le pratiche e i modi di vivere in cui tali sistemi si manifestano. Come osservano Betül Çanakpınar, Murat Kalelioğlu e Veli Doğan Günay, oggi “c’è il desiderio di…
Il conflitto come principio generativo della semiosi secondo Lotman
Il conflitto non è un incidente o una deviazione nel pensiero di Jurij Lotman, ma ne costituisce un principio strutturale. In un passaggio cruciale, il semiologo afferma che “quando tendenze opposte coincidono, non abbiamo a che fare con un’assenza di conflitto, ma con un particolare caso di conflitto”. È questa la chiave per comprendere quanto…
Ideologie identitarie e nuovi movimenti
La trasformazione dell’ideologia in senso parziale e frammentario ha trovato negli ultimi anni espressione in forme nuove, fortemente caratterizzate dal riferimento all’identità. Ugo Volli individua in questi fenomeni le “nuove ideologie”, nate dalla disgregazione delle grandi narrazioni politiche e caratterizzate da un orientamento tematico, spesso mobilitante, ma raramente strutturale o sistematico. Queste ideologie non si presentano come progetti complessivi di…
Crisi e metamorfosi dell’ideologia
Nel corso del Novecento, osserva Ugo Volli, il concetto di ideologia ha subito un processo di generalizzazione e neutralizzazione semantica, che ne ha progressivamente modificato il senso. A testimoniarlo non sono soltanto le analisi teoriche, ma anche le definizioni offerte dai principali dizionari: Treccani, Sabatini-Coletti, De Mauro. In essi compaiono due nuclei principali di significato….
La semiotica come scienza della realtà
Gianfranco Marrone riflette sul debito che il pensiero di Bruno Latour intrattiene con la semiotica. Latour ha lavorato a stretto contatto con studiosi come Paolo Fabbri e Françoise Bastide, applicando modelli semiotici consolidati — in particolare quelli dell’enunciazione e della narratività — alla sociologia della scienza e all’etnografia della tecnica. Non si tratta soltanto di…
Natura, scienza e politica nel pensiero di Latour
Gianfranco Marrone affronta il tema della natura attraverso la lente teorica offerta da Bruno Latour, autore che nel libro Politiche della natura propone un radicale ripensamento del rapporto tra scienza e politica. Secondo Latour, ogni idea di natura — o, meglio, ogni natura — è il risultato di una doppia costrizione: politica e scientifica al tempo stesso….
Epistemologia semiotica e implicazioni politiche
Ogni indagine che metta in relazione semiotica e politica, osserva Gianfranco Marrone, dovrebbe essere accolta con ottimismo. Non solo perché consente di esplorare il carattere semiotico della politica, ma anche perché costringe a interrogarsi sul carattere politico della semiotica stessa. L’intento non è quello di indulgere in giochi di parole, né di rievocare formule dialettiche…









