L’integrazione della semiotica tensiva nel lavoro sulle categorie consente di cogliere la natura dinamica e continua dei valori semantici. Alain Perusset sottolinea come uno dei contributi più rilevanti della teoria di Claude Zilberberg, sviluppata tra gli anni ’90 e 2000, sia stato quello di mostrare che ogni categoria riflette uno stato tensivo, che si manifesta attraverso una struttura quadripartita.
In questa prospettiva, i termini contrari all’interno di una categoria non sono equivalenti tra loro: essi si differenziano in base alla loro tensività, cioè al grado di intensità e di estensione che li caratterizza. Questo vale tanto per i contrari quanto per i subcontrari.
La semiotica tensiva consente così di precisare che tra i termini sovra-contrari di una categoria esistono differenze qualitative basate non solo sull’opposizione semantica, ma anche sulla loro forza tensiva.
Questo approccio introduce un’importante innovazione rispetto alla concezione strutturale classica: la categoria è vista come un continuum, articolato in quattro posizioni, ciascuna caratterizzata da una particolare combinazione di intensità ed estensione. La rappresentazione tensiva, pur nel rispetto della quadripartizione greimasiana, restituisce una dinamica processuale e non più una semplice struttura simmetrica.
Il merito di Zilberberg, osserva Perusset, è proprio quello di aver messo in luce gli squilibri semantico-tensivi tra i termini che compongono una categoria. Questi squilibri sono centrali per comprendere non solo la logica interna della categorizzazione, ma anche le modalità con cui i significati si distribuiscono nell’esperienza soggettiva e culturale.
Attraverso questa riconfigurazione tensiva, diventa possibile rafforzare la vocazione metodologica della semiotica categoriale: da strumento di classificazione statica a dispositivo capace di restituire le gradazioni, le sfumature, le transizioni che costituiscono la materia stessa del senso.
Riferimento bibliografico: Alain Perusset, Éléments de sémiotique catégorielle. Théorie, méthode, schémas et pratique, Actes Sémiotiques, n° 126, 2022.
