La nozione di significato, nel contesto della teoria tensiva di Daniele Barbieri, è inseparabile dal concetto di aspettativa. Contrariamente a una concezione linguistica tradizionale che tende a separare il significato dal segno come entità eteromateriche — una fisica, l’altra concettuale — Barbieri esplora la possibilità che significato e segno siano omomaterici, ovvero della stessa natura…
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Propagazione delle pregnanze e struttura del rinvio simbolico
La semiotica morfologica delineata da René Thom si fonda su un principio chiave: la pregnanza può propagarsi da una forma a un’altra, modificando la struttura dell’esperienza e creando reti di rinvii simbolici. Il modello esemplare di questo processo è offerto dall’esperimento di Pavlov, in cui la forma saliente del suono (il tintinnio della campanella) finisce per assumere la pregnanza…
Salienza e pregnanza: due categorie dell’esperienza semiotica
René Thom introduce due concetti fondamentali per comprendere l’attività semiotica: salienza e pregnanza. Queste nozioni consentono di descrivere il modo in cui un soggetto percepisce e seleziona le forme, stabilendo i criteri con cui esse assumono rilevanza sensoriale o biologica. Per forma saliente si intende una configurazione che colpisce l’apparato sensoriale di un soggetto per il suo carattere brusco,…
Il corpo come dispositivo semiotico
Il corpo del neonato non è soltanto il primo strumento di relazione con il mondo: è anche il luogo primario della semiosi. Fin dal periodo prenatale, il neonato è immerso in un universo linguistico di cui coglie suoni, intonazioni, prosodie. Ma, nota Patrizia Violi, tutto ciò non è ancora linguaggio strutturato: è senso corporeo. Nella fase…
Semi figurativi, astratti e timici: l’organizzazione semantica del contenuto
Per descrivere il significato di un segno, la semantica semiotica ricorre a una serie di unità astratte: i semi. Questi elementi costituiscono i mattoni di base dell’analisi semantica e permettono di articolare il contenuto in termini differenziali. Francesco Marsciani li definisce operatori di differenza: essi non rappresentano oggetti o qualità del mondo, ma sono posizioni relazionali all’interno…
Il neonato semiotico: interazione, imitazione, relazione
La semiotica delle prime fasi di vita può apparire, a uno sguardo superficiale, come un’impresa puramente speculativa. Ma non è così. Patrizia Violi suggerisce che, se vogliamo affrontare empiricamente il problema dell’origine del senso, dobbiamo rivolgerci all’ontogenesi: in particolare, ai primi mesi di vita del neonato e alla relazione madre-bambino prima dell’acquisizione linguistica. È qui,…
L’analisi semantica tra componenzialità e struttura testuale
Comprendere il significato di un segno significa risalire alla sua organizzazione interna, ricostruendo i tratti fondamentali che lo definiscono. La semantica semiotica, nella prospettiva delineata da Francesco Marsciani, affronta questa questione articolando due principali direzioni metodologiche: da un lato l’analisi componenziale del lessema, dall’altro la determinazione testuale del valore di senso. Le due strade dell’analisi semantica Un primo…
L’abduzione nel campo della semiosi
Il problema della generazione di nuove idee e innovazioni all’interno del sapere umano è stato a lungo discusso, con risposte differenti. Una soluzione attuale consiste nell’interpretare ogni mutamento o innovazione in termini di abduzione, ossia l’adozione di un’ipotesi. Tuttavia, una volta riconosciuto il ruolo fondante dell’abduzione, si pone un nuovo interrogativo: come si trovano le ipotesi da…
Che cos’è il significato? Teorie e modelli della semantica
All’interno dei sistemi semiotici, il significato non è un’entità semplice né univoca. La domanda “che cos’è il significato?” apre a una molteplicità di risposte, ciascuna legata a un diverso modo di concepire il rapporto tra il segno e ciò che esso esprime. Francesco Marsciani distingue tre principali indirizzi teorici in base al tipo di “atteggiamento”…
Percorso generativo e intertestualità: logica della cultura
Gianfranco Marrone affronta il problema della coesistenza, nella teoria greimasiana, di una doppia definizione di testo: da un lato il testo come oggetto unitario dell’analisi semiotica, dall’altro il testo come momento parziale — e in particolare espressivo — di un più ampio percorso generativo del senso. Tale apparente incongruità, osserva Marrone, si dissolve se si…