Anna Maria Lorusso analizza con attenzione la presenza della categoria di interpretazione all’interno del Trattato di semiotica generale, mettendone in luce una caratterizzazione particolare, che si discosta da quella cognitiva o enciclopedica che emergerà più tardi negli scritti di Umberto Eco. Fin dalle prime pagine, l’interpretazione viene definita come risposta allo stimolo: una risposta che si configura come comportamento….
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Il modello tipologico di Greimas e i suoi limiti
Nel contesto delle scienze del linguaggio, il tentativo tipologico formulato da Greimas nella Sémantique structurale costituisce, secondo Lttr 13 *, un’eccezione relativamente precoce, nonché uno dei rari esempi di teorizzazione forte. Si tratta, in questo caso, di una vera e propria modellizzazione, da non intendere come ipotesi da verificare, ma come strumento teorico da applicare. In Sémantique structurale compare una…
Dominio, frame e spazio mentale: la schematizzazione nella teoria della metafora
Per comprendere la metafora come connessione tra due domini concettuali distinti, è necessario chiarire che cosa si intenda esattamente per dominio e come questo concetto si distingua da nozioni affini quali image schema, frame e spazio mentale, ampiamente utilizzate nella teoria della metafora concettuale. Volkhard Krech osserva come il termine “dominio” non venga usato in modo univoco. In senso generale,…
Jean Petitot. Axiomatique, schématisation, modélisation: tre vie per formalizzare la struttura
Nel quadro della riflessione sulla formalizzazione in semiotica strutturale, Jean Petitot insiste sulla necessità di distinguere nettamente tra assiomatizzazione, schematizzazione e modellizzazione. Ma questa distinzione, pur centrale nel testo, rimane articolata e merita un approfondimento sistematico, ricostruibile passo per passo dalle sue formulazioni. Alla base vi è un corpus di fenomeni empirici — come le strutture narrative analizzate…
Critica della content analysis: la sfida semiotica alla sociologia dei media
Nel suo saggio del 1973 (Le comunicazioni di massa in Italia: sguardo semiotico e malocchio della sociologia), Paolo Fabbri solleva una critica decisa verso i modelli di comunicazione dominanti nella sociologia dell’epoca, in particolare verso la content analysis, che egli definisce riduttiva e inadeguata a cogliere la complessità del testo. Come ricorda Federico Montanari, la posizione…
La formalizzazione in semiotica strutturale: tra assiomatica e modellizzazione
Jean Petitot ricorda che, nella visione greimasiana, la costituzione delle scienze umane comportava una vera e propria missione: dotarsi di un linguaggio matematico capace di rendere operativa la descrizione strutturale del senso. Questo obiettivo, dichiarato esplicitamente da Greimas nella conferenza di Vilnius del 1971, delineava un orizzonte teorico sistemico e cibernetico. Tale vocazione alla formalizzazione…
Metodo semiotico e principio di immanenza: da Hjelmslev a Greimas
Nel cuore della riflessione semiotica di impianto strutturalista si colloca il principio di immanenza, formulato da Louis Hjelmslev. Secondo questa impostazione, la linguistica — e più in generale la semiotica — deve concentrarsi esclusivamente su ciò che è interno alla lingua o al testo, escludendo ogni riferimento a fattori esterni: fisiologici, psicologici, sociali o storici….
Unità delle scienze e metasemiotica: il progetto epistemologico di Hjelmslev
Galofaro analizza l’ambizione di Hjelmslev di porre la semiotica come fondamento epistemologico per l’intero sapere scientifico. La metasemiotica viene intesa come ponte tra la teoria del linguaggio e le scienze fisiche, psicologiche e sociali: fisica e semiotica condividono l’oggetto quando si tratta della materia dell’espressione; semiotica e psicologia lo condividono quando si tratta della materia…
Semioticizzare la cultura: abiti, stereotipi e semiosfera
Nel confrontarsi con l’eredità del paradigma testuale, Claudio Paolucci sottopone a critica radicale l’idea secondo cui qualunque realtà culturale possa essere trattata come un testo. Questa estensione indiscriminata, osserva, ha condotto la semiotica cosiddetta “maggiore” a omogeneizzare oggetti radicalmente eterogenei, come romanzi, zuppe al pesto, città, strategie di mercato, pubblicità e miti, annullandone le differenze culturali…
Teorie del segno e del linguaggio nell’antichità classica
La riflessione sull’interpretazione, già presente nella filosofia antica, si sviluppa lungo due direzioni parallele: da un lato la teoria del segno, dall’altro la teoria del linguaggio. Entrambe concorrono a costruire un quadro complesso in cui si articola il rapporto tra significati, segni e realtà. Nel primo caso, l’interpretare è visto come un ragionamento inferenziale che consente di…