Nella seconda metà del Novecento, la riflessione semiotica sull’ideologia si articola lungo due linee principali: da un lato, l’approccio di Roland Barthes, legato alla teoria della connotazione e del mito; dall’altro, l’impostazione di Umberto Eco, più sistematica e ancorata a un progetto teorico generale. Barthes, come ricorda Ugo Volli, collega strettamente mito, ideologia e connotazione. In Eléments de sémiologie,…
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L’immanenza tra filosofia e scienza: da Spinoza a Hjelmslev
Per comprendere il senso e il valore dell’immanenza nella teoria semiotica strutturale, Alessandro Zinna propone di andare a ritroso, interrogando la tradizione filosofica. Il suo approccio non mira a una ricostruzione storica esaustiva, quanto piuttosto a una sorta di promemoria delle radici concettuali da cui si è sviluppato il principio d’immanenza, a partire da ambiti…
Dalla mitologia alla semiotica scientifica: la rottura degli anni Settanta
Il legame tra mito e semiotica, inaugurato dalla stagione critica degli anni Cinquanta e Sessanta, è destinato a spezzarsi. Lo stesso gesto fondativo che aveva assegnato alla semiologia il compito di “demistificare i miti” si trasforma, nel giro di pochi anni, in un vincolo da superare. Ugo Volli ricostruisce con precisione questa svolta, che coincide con l’abbandono…
Il mito, oggi: la demistificazione secondo Barthes
Il grande ritorno del mito nel discorso semiotico del Novecento non è avvenuto, paradossalmente, attraverso lo studio dei miti antichi, ma attraverso la critica dei miti contemporanei. Questo passaggio ha un nome preciso: Roland Barthes. Nel 1957, con la pubblicazione di Mythologies, Barthes proponeva una “semiologia generale del nostro mondo borghese” fondata su un gesto di smascheramento:…
Il mito come funzione sociale: oltre la grammatica del racconto
La difficoltà della semiotica nell’affrontare il mito non si spiega solo sul piano tecnico o metodologico. Per Ugo Volli, c’è un nodo più profondo: il mito non è un genere testuale ma una funzione culturale, una forma che alcune narrazioni assumono nella vita collettiva di una cultura. La semiotica classica, spiega Volli, ha lavorato tradizionalmente sul “piano di immanenza”,…
Un oggetto sfuggente: perché la semiotica ha evitato il mito
La semiotica, almeno nelle sue correnti principali, ha mantenuto negli ultimi decenni un atteggiamento ambivalente nei confronti del mito: attrazione teorica da una parte, e al tempo stesso un certo disinteresse per un’analisi sistematica. Ugo Volli parla di una vera e propria contraddizione: «fascinazione sul concetto e disinteresse analitico; innamoramento per il termine applicato metaforicamente…
La semiologia come critica sociale: il progetto politico di Barthes
La riflessione di Roland Barthes sulla semiologia non si esaurisce in un interesse descrittivo o tecnico. Essa ha, fin dall’inizio, una valenza critica e politica. Come sottolinea Stefano Traini, Mythologies è il primo passo di un progetto più ampio: quello di una semiologia che “distrugge, dissipa, decostruisce […] le connotazioni culturali, sociali e ideologiche che la borghesia ha…
Il mito come sistema semiologico secondo: la teoria di Barthes
Nel saggio teorico che conclude Mythologies, Roland Barthes elabora una definizione rigorosa del mito come sistema semiologico di secondo livello, fondato su una rilettura in chiave saussuriana del segno. L’operazione teorica è ritenuta cruciale per la comprensione della natura ideologica delle rappresentazioni borghesi. Barthes parte dalla nozione saussuriana di segno come unione di significante e significato. In…
Mythologies: Barthes smaschera i miti borghesi
Nel 1957 Roland Barthes pubblica Mythologies, una raccolta di interventi comparsi nella seconda metà degli anni Cinquanta, incentrati sull’analisi della società di massa. Al fondo del libro si trova un saggio teorico che offre una chiave di lettura semiologica dei materiali affrontati. Barthes spiega nella Premessa che a guidarlo era “un senso di insofferenza davanti alla ‘naturalità’ di…