Eric Landowski si confronta con una delle credenze più radicate nella tradizione semiotica: quella secondo cui solo i testi — e in particolare i testi verbali — sarebbero oggetti legittimi d’analisi. Una posizione che, a suo giudizio, ha ostacolato a lungo il riconoscimento della piena semioticità dell’esperienza sensibile e del mondo naturale. Secondo questa prospettiva…
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Criticità e punti di forza di Figure del corpo di Jacques Fontanille
Nel commentare Figure del corpo di Jacques Fontanille, Pierluigi Basso dedica ampio spazio all’analisi dei punti di forza teorici e delle tensioni irrisolte che attraversano l’opera. Le analisi testuali che accompagnano la parte teorica, sottolinea Basso, non sono da considerarsi come meri esempi illustrativi, ma costituiscono parte integrante dell’elaborazione stessa. Esse proseguono e approfondiscono le indagini di Fontanille su…
Costruzione e naturalizzazione: testi e pratiche culturali
Gianfranco Marrone propone una rilettura critica della distinzione tra testo-oggetto e testo-modello. A suo avviso, tutti i testi sono costruiti: ciò che cambia è la consapevolezza — o meno — di questo processo. Alcuni testi, osserva Marrone, diventano oggetti perché si dimentica o si nasconde il lavoro necessario per produrli; altri, invece, conservano la memoria…
Dalla microstoria alla microsemiotica: il valore dell’eccezione
La sociosemiotica – così come viene delineata da Maria Pia Pozzato – si trova spesso al centro di una critica ricorrente: quella di concentrarsi su analisi troppo particolari, senza riuscire a elaborare teorie generali del sociale. Ma questa critica, osserva l’autrice, è la stessa che è stata rivolta anche alla microstoria, e in particolare a Carlo Ginzburg, uno…
Il senso dell’immanenza nella semiotica: fondamenti e aporie
«Come diventa possibile conciliare l’immanenza con l’irruzione dell’imprevisto nella scena del senso?» È da questa domanda che prende avvio la riflessione di Alessandro Zinna nel suo intervento sul primato dell’immanenza nella semiotica strutturale. L’autore esplicita fin dal principio l’intenzione di affrontare le nozioni di esplosione e evenemenzialità nei processi di significazione da una prospettiva che…
La difesa del testo nella semiotica
Gianfranco Marrone evidenzia come la nozione di testualità sia oggi fortemente in crisi negli studi semiotici. Secondo il semiologo, questa crisi nasce da un processo di allargamento del campo d’indagine della semiotica, che ha finito per configurarsi come un ritorno indietro, sia sul piano teorico sia sul piano epistemologico. A vacillare è proprio quella «semiotica…
Metodo e bricolage: il mestiere del sociosemiologo
Nella pratica sociosemiotica, la libertà di costruire l’oggetto di indagine non si traduce in arbitrarietà, ma in una necessaria riflessione sui criteri di pertinenza. Maria Pia Pozzato sottolinea che, quando si affronta una massa estesa e disomogenea di dati – come immagini, comportamenti sociali, luoghi – occorre selezionare linee di coerenza che permettano di ridurre e organizzare il…
Il piano delle norme tra langue e parole: Mukařovský, Hjelmslev, Coseriu
«La retorica cui penso», dichiara Anna Maria Lorusso, «è una retorica culturologica»: una retorica che trova il suo campo di elezione nei luoghi comuni, nei topoi, cioè in ciò che vale all’interno di una comunità. Ma al centro di questa prospettiva si colloca un nodo teorico cruciale: la questione delle norme, che secondo l’autrice non ha ricevuto sufficiente…
La costruzione dell’oggetto sociosemiotico: libertà e vincoli
Che cosa significa fare sociosemiotica? Quali sono gli oggetti legittimi di indagine? Maria Pia Pozzato apre il suo saggio con una domanda cruciale: “Che cosa si intende per ‘sociosemiotica’?”. La risposta, per l’autrice, si articola attorno all’idea che non si tratti tanto di una branca separata della semiotica, quanto piuttosto di una certa pratica della disciplina, secondo…
Oltre il testo? Critiche e prospettive nella semiotica contemporanea
Nel quarto capitolo di L’invenzione del testo. Appunti per una ricerca, Gianfranco Marrone affronta il tema dell’“oltrepassamento” del testo, sottolineando come questo passaggio dalla nozione di testo-oggetto alla nozione di testo-modello «non sia stato né sufficientemente chiaro né esplicitamente assunto da tutti i semiologi allo stesso modo». Marrone ricorda come già Barthes avesse distinto fra l’Opera…