Uno degli effetti testuali più celebri e discussi nella letteratura semiotica è quello cosiddetto di realtà, concettualizzato da Roland Barthes nel saggio L’effet de réel (1968). Isabella Pezzini ripercorre l’origine e le implicazioni di questo effetto, a partire da una critica alla nozione tradizionale di mimesi. Se già i formalisti e la narratologia avevano posto in secondo piano…
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L’effetto di senso come realizzazione significativa
Il concetto di effetto di senso, divenuto centrale nella riflessione semiotica, è legato all’idea di una realizzazione, più che a quella di una semplice conseguenza. Come spiega Isabella Pezzini, l’effetto di senso coincide con la concretizzazione di qualcosa, con il suo compimento. Non si tratta solo di ciò che segue un’azione, ma di ciò che effettivamente avviene nella relazione…
L’analisi semantica tra componenzialità e struttura testuale
Comprendere il significato di un segno significa risalire alla sua organizzazione interna, ricostruendo i tratti fondamentali che lo definiscono. La semantica semiotica, nella prospettiva delineata da Francesco Marsciani, affronta questa questione articolando due principali direzioni metodologiche: da un lato l’analisi componenziale del lessema, dall’altro la determinazione testuale del valore di senso. Le due strade dell’analisi semantica Un primo…
Effetti e semiosi: dal segno all’azione
In semiotica, il termine effetto è ben più di una semplice conseguenza. Come osserva Isabella Pezzini, esso si colloca al centro di una riflessione sulla vitalità dei segni e dei testi, i quali non sono mai oggetti inerti, ma piuttosto dotati di specifiche “capacità” e “forze”. Il cosiddetto effetto di senso è infatti il risultato dell’interazione tra lettore-interprete e…
Enunciazione, alterità e immagine: una teoria formale e una teoria estesa
Nel suo contributo, Francesco Marsciani propone di delineare una teoria formale dell’enunciazione che non sia sostanzialista e che si fondi su un’articolazione rigorosa delle posizioni discorsive. Per sviluppare tale progetto, egli prende spunto da alcune pagine di Deleuze e Guattari in Qu’est-ce que la philosophie?, in particolare dall’analisi del concetto di Autrui, l’Altro. Secondo Marsciani, il concetto…
Verso una teoria formale dell’enunciazione
Francesco Marsciani, nell’introduzione al suo contributo, dichiara: «A partire dal titolo proverò a rendere conto delle intenzioni che esso esprime in considerazione dei due poli che espone: una teoria formale dell’enunciazione, da un lato, e una teoria estesa dell’immagine, dall’altro.» Il termine “teoria” è inteso come indicazione di una «dimensione teorica (vorrei dire costruttiva) delle…
Un oggetto sfuggente: perché la semiotica ha evitato il mito
La semiotica, almeno nelle sue correnti principali, ha mantenuto negli ultimi decenni un atteggiamento ambivalente nei confronti del mito: attrazione teorica da una parte, e al tempo stesso un certo disinteresse per un’analisi sistematica. Ugo Volli parla di una vera e propria contraddizione: «fascinazione sul concetto e disinteresse analitico; innamoramento per il termine applicato metaforicamente…
Il semema come combinazione di invarianti e variabili contestuali
Dopo aver proposto una classificazione figurata degli usi del lessema testa, Greimas sospende l’analisi stilistica per introdurre una riflessione più sistematica sulla definizione del semema. È a questo punto che formula uno dei passaggi centrali della semantica strutturale: il semema è il risultato della combinazione tra un nucleo semico invariante e una o più variabili…