Nel tratteggiare il profilo della soggettività nel Trattato di semiotica generale, Stefano Traini si sofferma sull’ultima sezione del testo, in cui Eco si interroga sul ruolo del soggetto nella pratica semiotica. Si tratta, osserva Traini, di “cinque pagine” nelle quali viene delineata una posizione precisa e, per certi aspetti, sorprendente. Secondo Eco, il soggetto non è…
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Lector in Fabula. Le due generazioni della semiotica testuale
Nel panorama della semiotica testuale si delineano, secondo Umberto Eco, due grandi orientamenti teorici, che egli definisce come teorie di prima e seconda generazione. La distinzione non ha carattere cronologico, ma strutturale e metodologico. Le teorie di prima generazione si mostrano spesso “estremiste e vivacemente polemiche nei confronti della linguistica della frase”, e più in generale del concetto…
Hjelmslev tra linguistica e filosofia: da Saussure a Kant
Tra le principali fonti della teoria hjelmsleviana, Galofaro individua la tradizione saussuriana, con cui Hjelmslev entra in contatto almeno dal 1925. Più che Saussure in persona, sono le rielaborazioni successive a costituire il punto di riferimento diretto. Il progetto di una grammatica generale prevede infatti un inquadramento dei fenomeni linguistici all’interno di una semiotica più…
Paolo Fabbri. Oggetti, senso e segmentazione: verso una semiotica della significazione complessa
La Svolta Semiotica. Paolo Fabbri propone una riformulazione teorica della semiotica che superi gli ostacoli epistemologici legati alla nozione tradizionale di segno: abbandonare l’idea che i segni siano entità percepibili in sé, assegnabili a un lessico o a un’enciclopedia, e cominciare a considerarli come strategie semiotiche. In questa prospettiva, i lessemi non sono che strategie linguistiche…
Tre tipi di semi: figurativi, astratti, timici
Alla tipologia dei semi nucleari e contestuali, si aggiunge una classificazione derivata dalla psicologia della percezione, in particolare dagli studi di Piaget. Questa tipologia semica, come ci ricorda Patrizia Magli, si fonda sull’installazione dell’essere umano nel proprio ambiente, considerato non come figura astratta, ma come soggetto sensibile, cognitivo e patemico, capace di percepire, pensare e…
Crisi e metamorfosi dell’ideologia
Nel corso del Novecento, osserva Ugo Volli, il concetto di ideologia ha subito un processo di generalizzazione e neutralizzazione semantica, che ne ha progressivamente modificato il senso. A testimoniarlo non sono soltanto le analisi teoriche, ma anche le definizioni offerte dai principali dizionari: Treccani, Sabatini-Coletti, De Mauro. In essi compaiono due nuclei principali di significato….
Le articolazioni fondamentali del senso: semi, classemi, sememi
La semantica fondamentale di Greimas introduce le unità minime di significazione: i semi. Ogni sema, combinandosi con altri, forma un’unità superiore, il lessema, che può essere inteso come un fascio di tratti distintivi, analogamente a quanto accade per il fonema sul piano dell’espressione. Patrizia Magli chiarisce che non tutti i semi di un lessema hanno lo stesso…
Il formato come categoria semiotica: forma, misura, sostanza
Nella prospettiva proposta da Tiziana Migliore e Marion Colas-Blaise, la semiotica del formato nasce dall’esigenza di riconoscere nel formato una categoria d’analisi autonoma, e non solo un parametro tecnico o esterno. Si tratta, infatti, di un elemento strettamente inerente alla forma, ma che la modula, la condiziona e la restituisce secondo modalità metriche, spaziali, percettive…
Dalla percezione al senso: il corpo tra semiotica e fenomenologia
La riflessione di Umberto Eco sul rapporto tra percezione e interpretazione trova un interessante contrappunto nell’evoluzione della teoria greimasiana. Anche Algirdas Julien Greimas, infatti, nella fase più matura del suo lavoro, ha dedicato un’attenzione crescente alla sensorialità e al corpo, come mostrano Semiotica delle passioni (1991, con Jacques Fontanille) e Dell’imperfezione (1987). Greimas aveva già posto la questione in Semantica…
Il lessema come fascio di tratti semantici
Nel quadro teorico strutturalista, ogni personaggio, oggetto o figura rappresentata nel racconto è designato da un lessema. Esso è, sul piano del contenuto, ciò che il fonema rappresenta sul piano dell’espressione. Come sottolinea Patrizia Magli, il lessema è un «fascio di elementi differenziali», detti semi, che entrano in gioco quando viene inserito in un contesto discorsivo….









