La semiotica, afferma Per Aage Brandt, ha come compito lo studio delle modalità con cui gli esseri umani articolano il loro vissuto immediato, trasformandolo in mondo, ossia attribuendo senso a certe sue porzioni. Questo processo di attribuzione non è astratto né arbitrario: è radicato in operazioni cognitive fondamentali, che Brandt definisce proto-sémiotiche. Il senso nasce, dunque, non…
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La semiotica degli oggetti tra testo e corpo
Nel solco di un’evoluzione della riflessione semiotica, Alessandro Zinna propone di andare oltre il modello dell’oggetto-segno, che ha tuttavia permesso l’avvio di questa riflessione, per sostituirlo con una visione più articolata, incentrata sulla comunicazione sincretica e sulla configurazione narrativa e pragmatica degli oggetti. In apertura, l’autore rovescia una celebre affermazione di Umberto Eco: se è vero…
Umberto Eco, Kant e l’ornitorinco. L’ignoto e la costruzione dello schema
Che cosa accade quando ci troviamo davanti a qualcosa che non riconosciamo? Quando l’oggetto percepito non corrisponde ad alcuno degli schemi concettuali che abbiamo a disposizione? Umberto Eco affronta questa domanda attraverso due aneddoti emblematici: Marco Polo che scambia un rinoceronte per un unicorno, e gli zoologi europei che, di fronte all’ornitorinco, sospettano un falso…
Il testo estetico come macchina tensiva
Ogni testo che presenti una funzione estetica – cioè che aspiri a suscitare interesse o piacere – è costruito per interagire con le aspettative e le tensioni del suo fruitore. Questo meccanismo, sostiene Daniele Barbieri, non è solo uno degli effetti del testo estetico, ma costituisce il cuore stesso della sua funzione: il gioco di…
Effetti e semiosi: dal segno all’azione
In semiotica, il termine effetto è ben più di una semplice conseguenza. Come osserva Isabella Pezzini, esso si colloca al centro di una riflessione sulla vitalità dei segni e dei testi, i quali non sono mai oggetti inerti, ma piuttosto dotati di specifiche “capacità” e “forze”. Il cosiddetto effetto di senso è infatti il risultato dell’interazione tra lettore-interprete e…
Senso e linguaggio: contro l’idea logocentrica
Può esistere un senso che non sia linguistico? Un senso che preceda o ecceda la parola, ma che nondimeno si dia come forma significativa? È questa la domanda con cui Patrizia Violi apre la sua riflessione per una proto-semiotica, cioè per uno studio delle forme di semiosi che precedono o si intrecciano al linguaggio strutturato. Contro…
L’abduzione nel campo della semiosi
Il problema della generazione di nuove idee e innovazioni all’interno del sapere umano è stato a lungo discusso, con risposte differenti. Una soluzione attuale consiste nell’interpretare ogni mutamento o innovazione in termini di abduzione, ossia l’adozione di un’ipotesi. Tuttavia, una volta riconosciuto il ruolo fondante dell’abduzione, si pone un nuovo interrogativo: come si trovano le ipotesi da…
Umberto Eco, Kant e l’ornitorinco. L’essere si dice in molti modi (ma non si lascia dire)
Nel primo capitolo di Kant e l’ornitorinco, Umberto Eco affronta il tema dell’essere a partire da un paradosso: “non si può dire l’essere”, e tuttavia lo si dice. L’essere è oggetto di discorso in molti ambiti — dalla poesia alla mistica, dalla scienza alla filosofia — e in molte lingue, ciascuna con modalità proprie. Da qui la…
Umberto Eco, Kant e l’ornitorinco. Parlare dell’essere: tra dubbio, resistenza e congettura
Nel presentare Kant e l’ornitorinco, Umberto Eco chiarisce subito che questo libro non è una raccolta di articoli né una riedizione del Trattato di semiotica generale, ma un’opera unitaria e nuova. È il risultato di un lavoro ventennale e intende affrontare il problema dell’essere dal punto di vista della semiotica. Pur mantenendo una continuità con il Trattato, alcuni…
Iconicità e convenzione: percorsi teorici tra Peirce, Gensini ed Eco
All’interno della classificazione peirceiana dei segni — che distingue tra icone, indici e simboli — l’icona occupa una posizione teoricamente centrale nella riflessione sulla motivazione del segno. Essa è definita da Peirce come quel segno che «è correlato al suo oggetto in virtù di un carattere di similarità». La relazione iconica ha luogo quando c’è…









