La riflessione sull’essere non può restare separata dall’indagine semiotica. Umberto Eco afferma che la semiotica non deve interrogarsi solo su come usiamo i segni per riferirci a qualcosa, ma anche su che cosa ci induce a produrre segni. Si tratta di affrontare il rapporto tra semiosi e ciò che precede o eccede la produzione del significato. In questa prospettiva,…
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Umberto Eco, Kant e l’ornitorinco. Il concetto di essere come Qualcosa
Nonostante il verbo essere sia onnipresente nel linguaggio quotidiano, «non risulta che alcuno studio di semantica abbia dato una analisi soddisfacente del verbo essere». In ambito semantico, osserva Eco, l’essere si configura come un primitivo, un termine che «serve a definire quasi tutto ma non è definito da nulla». Il problema non è nuovo. Pascal aveva già segnalato l’assurdità…
Umberto Eco, Kant e l’ornitorinco. Il problema del riferimento e l’Oggetto Dinamico
Umberto Eco riprende una questione lasciata in sospeso nel Trattato di semiotica generale: la natura dell’Oggetto Dinamico, nel quadro della teoria peirceana del segno. Nel Trattato, infatti, egli si era concentrato sul riferimento come terminus ad quem della semiosi: «noi ci riferiamo all’Oggetto Dinamico come terminus ad quem della semiosi». Ma nella parte dedicata alla produzione dei segni si affacciava, seppur…
Umberto Eco, Kant e l’ornitorinco. Perché non abbiamo più un Trattato di semiotica generale
Umberto Eco chiarisce fin dalle prime pagine che Kant e l’ornitorinco non è un aggiornamento del Trattato di semiotica generale. Non si tratta, infatti, di un’opera sistematica, ma di una serie di esplorazioni teoriche, nate da un senso di «indecisione» e da «numerose perplessità». Lo dice esplicitamente: «Scritti dunque all’insegna dell’indecisione e di numerose perplessità, questi saggi…
Iconismo primario e percezione: la questione dell’intuizione
Che cosa accade nei primissimi istanti della semiosi, quando un interprete si trova di fronte a un Qualcosa di inatteso? Umberto Eco affronta questa domanda nel tentativo di definire ciò che accade prima che entrino in gioco le regole del riconoscimento. Come ricorda Valentina Pisanty, nelle parabole disseminate in Kant e l’ornitorinco — da Marco Polo e il rinoceronte…
Semiotica e realtà: il ritorno del mondo nella teoria di Eco
Erano gli anni in cui chiunque si occupasse di semiotica si sentiva in dovere di virgolettare la parola “realtà” con un gesto delle dita. L’idea che la natura fosse un costrutto culturale e che la verità costituisse un semplice effetto di senso circolava non solo nell’accademia ma anche nei media, nella cultura popolare e nel…
Umberto Eco, Kant e l’ornitorinco. Oggetto Immediato, schema e significato
Nel delineare una teoria della conoscenza che integri semiotica, filosofia e scienze cognitive, Umberto Eco attribuisce un ruolo fondamentale alla nozione peirceana di Oggetto Immediato. Esso non va confuso con l’oggetto empirico nel suo darsi sensibile: è piuttosto la costruzione concettuale che il segno propone del suo oggetto, ciò che di un oggetto è accessibile nell’atto semiosico….
Umberto Eco, Kant e l’ornitorinco. Il giudizio riflettente e l’abduzione
Nel percorso di Umberto Eco attraverso i problemi del riconoscimento e della conoscenza, una funzione centrale viene attribuita al giudizio riflettente. È questa, secondo Eco, la facoltà che permette di muoversi tra ciò che si percepisce e ciò che si pensa, quando manca una regola prestabilita. Kant lo definisce come il giudizio che cerca la regola, anziché…
Umberto Eco, Kant e l’ornitorinco. Lo schematismo tra percezione e concetto
La questione del rapporto tra percezione e concetto è una delle più complesse e decisive per la teoria della conoscenza. Umberto Eco la affronta riprendendo la celebre domanda kantiana: come sono possibili i giudizi sintetici a priori? Ma più ancora: come si passa da ciò che si percepisce a ciò che si conosce? Il punto critico, secondo…
Umberto Eco, Kant e l’ornitorinco. L’ignoto e la costruzione dello schema
Che cosa accade quando ci troviamo davanti a qualcosa che non riconosciamo? Quando l’oggetto percepito non corrisponde ad alcuno degli schemi concettuali che abbiamo a disposizione? Umberto Eco affronta questa domanda attraverso due aneddoti emblematici: Marco Polo che scambia un rinoceronte per un unicorno, e gli zoologi europei che, di fronte all’ornitorinco, sospettano un falso…