«La retorica cui penso», dichiara Anna Maria Lorusso, «è una retorica culturologica»: una retorica che trova il suo campo di elezione nei luoghi comuni, nei topoi, cioè in ciò che vale all’interno di una comunità. Ma al centro di questa prospettiva si colloca un nodo teorico cruciale: la questione delle norme, che secondo l’autrice non ha ricevuto sufficiente…
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La teoria dei codici e la funzione segnica nel Trattato di semiotica generale di Umberto Eco
Nel Trattato di semiotica generale, Umberto Eco distingue due domini fondamentali della disciplina semiotica: da un lato una teoria dei codici, dall’altro una teoria della produzione segnica. Stefano Traini, nel suo volume Le due vie della semiotica, si concentra inizialmente sull’analisi della prima, mettendone in rilievo gli elementi strutturali e le implicazioni teoriche, a partire dalla centralità della funzione segnica,…
Espressività, delimitazione, strutturalità: i tratti distintivi del testo secondo Lotman
Alla base del concetto di testo, Jurij M. Lotman propone tre proprietà fondamentali: espressività, delimitazione e strutturalità. Espressività Lotman afferma che «il testo è fissato in certi segni», e in questo senso si contrappone alle strutture extratestuali. Per quanto riguarda la letteratura, ciò significa in primo luogo che il testo si esprime attraverso i segni della lingua naturale….
La svolta semiotica: dall’incontro con lo strutturalismo alla teoria dell’Enciclopedia
Claudio Paolucci ricostruisce la svolta semiotica di Umberto Eco, evidenziando come essa sia il risultato di una progressiva apertura del pensiero di Eco alla contaminazione tra domini eterogenei. Eco stesso racconta: «Agli inizi degli anni Sessanta mi trovo di fronte a un problema teorico: lavoro da un lato sulle espressioni più avanzate ed elitarie dell’arte…
L’oggetto della semiotica e la definizione dei suoi confini
Denis Bertrand, nell’introduzione alle sue Basi di semiotica letteraria, chiarisce che l’oggetto della semiotica è il senso, «campo di studi vastissimo di cui si occupano molte scienze umane, dalla filosofia alla linguistica, dall’antropologia alla storia, dalla psicologia alla sociologia». Bertrand avverte però la necessità di delimitare questo campo, specificando che la semiotica si interessa «all’apparire del…
Il rapporto tra Hjelmslev e l’École de Paris
Alessandro Zinna introduce il suo saggio La semiotica: da Hjelmslev all’École de Paris sottolineando la centralità della teoria di Louis Hjelmslev nella fondazione della semiotica di Algirdas Julien Greimas e, più in generale, dell’École de Paris. Zinna afferma che «più che al Cours de linguistique générale, la semiotica di Greimas deve i suoi fondamenti alla…
Testo o modello? La doppia natura del testo nella semiotica
Nel terzo paragrafo di L’invenzione del testo. Appunti per una ricerca, Gianfranco Marrone affronta la questione della doppia natura del testo all’interno della pratica semiotica, proponendo una riflessione sui significati contrastanti attribuiti alla nozione di testo. Egli nota come per alcuni studiosi il testo si configuri come «un oggetto, un libro, una cosa, un dato empirico:…
Opera e corpus: la tensione tra l’opera pubblicata e gli scritti privati
Alessandro Zinna affronta la questione centrale del rapporto tra opera e corpus nell’analisi dell’opera di Louis Hjelmslev. Egli osserva che gli storiografi e i filologi sono soliti suddividere la produzione di un autore in periodi cronologici per evidenziarne le trasformazioni concettuali e lessicali. Per Hjelmslev, Zinna propone una tripartizione: preglossematico (1928-1935), glossematico (1936-1939) e post-glossematico (1940-1965). Il semiologo nota come la costruzione della glossematica sia stata accompagnata…
Louis Hjelmslev: il ruolo nella tradizione strutturalista e nella semiotica
Alessandro Zinna osserva come Louis Hjelmslev sia riconosciuto, accanto a Ferdinand de Saussure e Roman Jakobson, come uno dei padri nobili dello strutturalismo europeo. L’autore nota che i lavori di Hjelmslev hanno costituito a lungo una risorsa preziosa per gli studi sul linguaggio e per le teorie del senso. Zinna sottolinea che linguisti e semiologi…
Soggettività condivisa: il contributo di Saussure e Durkheim
Nel terzo percorso teorico delineato da Guido Ferraro, la soggettività non è più pensata come dato individuale, ma come costrutto collettivo, culturalmente radicato e storicamente fondato. È questa l’eredità più innovativa della semiotica saussuriana e delle scienze sociali dell’inizio Novecento, in particolare della riflessione di Émile Durkheim. Ferraro chiarisce il cambiamento di paradigma: nella nuova…