Nel loro confronto, Patrizia Violi dedica ampio spazio alla questione della narratività, riconosciuta come un punto di contatto fondamentale tra Greimas ed Eco. Per Greimas, senso e narratività coincidono: “la narratività è la forma del senso”, scrive Violi, citando il Dizionario ragionato di semiotica (1979). La narratività è “il principio stesso dell’organizzazione di ogni discorso, narrativo e non narrativo” e rappresenta uno dei fondamenti della semiotica greimasiana.
Greimas elabora questa teoria a partire dall’idea che il senso emerga sempre attraverso trasformazioni: trasformazioni dei soggetti e dei valori che essi incarnano. La narratività diventa così una teoria dell’azione e della passione, uno strumento per comprendere le motivazioni e i concatenamenti sintagmatici che strutturano ogni discorso.
Eco, pur seguendo un percorso diverso, arriva a conclusioni compatibili. Già negli anni ’80, analizzando i rapporti tra teoria semantica e teoria del testo, Eco propone il concetto di semema come testo virtuale: un micro-testo che racchiude un’intera storia. Questo semema, spiega Violi, segue il principio di condensazione e di espansione elaborato da Hjelmslev. Un esempio caro a Eco è il semema “pescatore”, che evoca ruoli attanziali, livelli figurativi, sistemi valoriali e passionali – un micro-racconto potenzialmente infinito.
Questa idea non serve a Eco per costruire una teoria del testo, ma piuttosto per elaborare una teoria della conoscenza: il testo virtuale diventa lo schema attraverso cui comprendiamo il mondo. Violi osserva che in Eco ogni interpretazione del mondo è sempre una costruzione narrativa, come ben esemplificato dall’analisi della storia di Zadig. Il ragionamento abduttivo, ereditato da Peirce, diventa un ragionamento narrativo: costruire una storia plausibile che renda coerenti gli indizi disponibili.
Per Greimas, la narratività è uno strumento per scomporre e analizzare i testi; per Eco, è un modo di comprendere il mondo e i suoi linguaggi. Due prospettive diverse, ma entrambe fondate sull’idea che il senso si manifesta nella forma narrativa, anche se con declinazioni teoriche differenti.
Riferimento bibliografico:
Patrizia Violi. “Due vie per la semiotica o un incrocio di sguardi? Algirdas Greimas e Umberto Eco a confronto”, ENTORNOS, Vol. 30, No. 1, Junio 2017