Pierluigi Basso introduce il suo studio su Figure del corpo di Jacques Fontanille sottolineando immediatamente l’importanza di quest’opera nel panorama della semiotica contemporanea. Secondo Basso, Figure del corpo si colloca come «uno dei lavori più rivoluzionari apparsi nella breve storia della semiotica».
L’autore precisa che Fontanille affronta il corpo come «substrato della semiosi», attribuendogli una funzione cardine all’interno della produzione di senso. Basso evidenzia come il corpo venga concepito in molteplici modalità: esso è visto come «ancoraggio deittico», come «struttura figurativa» che consente la stabilizzazione di un orizzonte inter-attanziale, nonché come «analizzatore intercorporeo» capace di mediare «la prensione analogica dell’alterità». Fontanille propone inoltre il corpo come «modello di rispetto alle diverse forme di elaborazione culturale delle identità e di organizzazione sociale».
Basso osserva che, a partire da questi presupposti, Fontanille giunge a formulare alcune tesi di notevole rilievo per la disciplina semiotica:
- «una riformulazione della funzione semiotica», basata sulla costituzione locale di un fronte interocettivo e di un fronte esterocettivo mediata dalla propriocettività;
- «una profonda revisione della sintassi narrativa», la quale, ammettendo la dimensione dell’accidente e delle peripezie dell’agire, finisce per rigettare quel “presupposizionalismo” che aveva a lungo caratterizzato i modelli narrativi;
- «un ripensamento globale del percorso generativo», in virtù del fatto che le conversioni sono «incarnate», radicate nel sensibile e nella percezione semantica, in dialogo (ancorché da sviluppare ulteriormente) con le posizioni di Rastier.
Basso chiarisce che, nel pensiero di Fontanille, questo percorso generativo non si esaurisce nell’astrazione teorica, ma si lega all’elaborazione di una «sintassi figurativa» che rimane come traccia «in memoria nei testi».
Questo primo sguardo d’insieme, dunque, evidenzia come Figure del corpo di Jacques Fontanille non sia solo un contributo tecnico alla semiotica del corpo, ma costituisca una proposta teorica di ampio respiro, capace di riformulare questioni fondamentali come la funzione semiotica, la narratività e il rapporto tra percezione e significazione.
Riferimento bibliografico: Pierluigi Basso, «Figure del corpo» di Jacques Fontanille, in E|C.