Carlo Sini osserva che la domanda sulla “vita della lingua” conduce immediatamente alla questione della “vita dei segni”. Quando Saussure affronta questo livello più profondo, emergono due aspetti essenziali. Il primo riguarda la posizione dell’individuo e della società nei confronti dei segni. Sini sottolinea la formulazione saussuriana secondo cui la vita dei segni “sfugge alla…
Categoria: Semiotica & Linguistica
Semiotica interpretativa e ruolo dell’interprete
Quando si affronta un testo, la tentazione più comune è pensare che il suo significato sia già interamente inscritto nella struttura linguistica e che il lettore debba semplicemente decodificare le espressioni, magari con l’aiuto di un dizionario. La semiotica interpretativa mostra invece quanto questa visione sia ingenua: la comprensione di un testo dipende dalla presenza…
Greimas e il lessico della semiotica: l’eredità della Semantica strutturale
Paolo Fabbri presenta la Semantica strutturale di Algirdas Julien Greimas come un libro che accompagna chi lavora nei sistemi e nei processi di significazione. Lo considera un punto fermo della semiotica del secondo Novecento, attribuendo a Greimas il ruolo di “maggior semiologo” di quel periodo. Non si tratta soltanto di un riconoscimento storico: ciò che emerge è…
Ferdinand de Saussure. La rivoluzione del Cours e la nascita della linguistica moderna
La pubblicazione del Cours de linguistique générale avviene nel 1916, a Parigi, come opera postuma che raccoglie le lezioni tenute da Ferdinand de Saussure tra il 1907 e il 1911. Carlo Sini ricorda che il libro, nonostante la sua portata teorica, impiegò quarant’anni prima di essere riconosciuto come testo capitale. La svolta giunge intorno al 1956, quando…
Strutturalismo, Peirce e le sfide della semiotica negli anni Ottanta
Nella metà degli anni Ottanta, la semiotica appare attraversata da una condizione che Marrone — allora — descriveva come tipica delle scienze soggette a “crisi cicliche”. La disciplina oscillava fra entusiasmi teorici e improvvise restrizioni di campo, fra congetture e verifiche, mentre cresceva il numero di interventi che annunciavano, con toni diversi, la “crisi”, la…
La nascita della semiotica delle passioni e la tradizione filosofica come archivio semiotico
La semiotica delle passioni si configura come un ampliamento interno alla teoria della significazione, senza assumere lo statuto di disciplina autonoma. È una direzione di ricerca che esplora i modi in cui stati, moti dell’animo e investimenti di valore entrano nella costruzione del senso. Isabella Pezzini osserva che questa prospettiva si radica nella cornice della…
Umberto Eco, Kant e l’ornitorinco. L’essere tra soggetto, parola e mondanità
L’essere può essere tematizzato da tre prospettive, ciascuna delle quali si impone nei momenti in cui ci si interroga sul suo statuto. Umberto Eco ne individua tre configurazioni fondamentali: essere come ciò che è detto da un soggetto, come ciò che è detto da una parola, e come ciò che è nel mondo. Nel primo caso, l’essere è…
L’enigma delle “pagine seguenti”: interpretazione e attesa
Nel testo introduttivo dedicato alla Semantica strutturale di A. J. Greimas, Paolo Fabbri richiama l’attenzione su un paradosso linguistico che diventa anche una figura dell’interpretazione. La lingua, osserva, “riserva ad ogni lettore il paradosso delle ‘pagine seguenti’”. L’espressione può essere intesa in due modi distinti: le pagine che abbiamo già letto — e che quindi ci seguono…
Semiotica interpretativa: il testo come “intessuto di non detto”
Nella prospettiva della semiotica interpretativa, un testo non è mai un oggetto autosufficiente. Esso si presenta come una struttura incompleta, che necessita dell’intervento del lettore per essere attualizzata. Secondo questa impostazione, il testo è sempre “intessuto di non detto” e contiene una quantità di informazioni implicite che il destinatario è chiamato a estrapolare grazie alle proprie conoscenze…
Il “silenzio di Kant”: la lettura di Tullio De Mauro e il problema del linguaggio
Nel 1965 Tullio De Mauro intitolò Il silenzio di Kant un breve paragrafo della sua Introduzione alla semantica. Con quella formula indicava la «mancanza di attenzione al problema del linguaggio in generale, e dunque anche ai problemi semiotici in senso lato che il linguaggio pone». A suo giudizio, nella filosofia kantiana non si troverebbe una vera teoria del…









