L’essere è il fondamento silenzioso di ogni discorso, ma diventa ambivalente non appena si prova a nominarlo. Umberto Eco affronta questa aporia con uno stile che intreccia il rigore filosofico e l’ironia del paradosso: si può parlare dell’essere, ma ogni volta che lo si fa, ciò che si dice è già effetto di linguaggio. Nonostante l’intuizione…
Autore: Semiotica
Soglie, limiti e la posta in gioco della semiotica
Gianfranco Marrone affronta un nodo teorico decisivo: come distinguere ciò che appartiene all’ordine della testualità da ciò che rientra nella sfera dell’intertestualità. Questo interrogativo, osserva, è astratto solo in apparenza. All’interno delle pratiche discorsive concrete, ogni configurazione culturale implica una continua negoziazione tra testo e intertesto, per decidere cosa debba essere considerato una manifestazione diretta…
Che cos’è il significato? Teorie e modelli della semantica
All’interno dei sistemi semiotici, il significato non è un’entità semplice né univoca. La domanda “che cos’è il significato?” apre a una molteplicità di risposte, ciascuna legata a un diverso modo di concepire il rapporto tra il segno e ciò che esso esprime. Francesco Marsciani distingue tre principali indirizzi teorici in base al tipo di “atteggiamento”…
Umberto Eco, Kant e l’ornitorinco. Parlare dell’essere: tra dubbio, resistenza e congettura
Umberto Eco apre la sua riflessione sul senso con una premessa metodologica: non intende offrire una trattazione sistematica, ma delineare percorsi esplorativi. Il tono è ironico e autocritico, ma non per questo meno rigoroso. È lo stesso autore a dichiarare: “scritti all’insegna dell’indecisione e di numerose perplessità”, questi saggi sono nati dall’esigenza di fare i…
Dall’immanenza alla manifestazione: enunciazione, evento e riprogrammazione del senso
Come si comporta un sistema semiotico di fronte all’irruzione dell’imprevisto? È possibile pensare l’azione enunciativa come risposta immanente agli eventi? A partire da queste domande, Alessandro Zinna esplora la relazione tra immanenza, enunciazione e trasformazione, interrogando la tenuta del concetto anche nei momenti in cui il senso si riorganizza a fronte di mutamenti inattesi. In…
Iconicità e convenzione: percorsi teorici tra Peirce, Gensini ed Eco
All’interno della classificazione peirceiana dei segni — che distingue tra icone, indici e simboli — l’icona occupa una posizione teoricamente centrale nella riflessione sulla motivazione del segno. Essa è definita da Peirce come quel segno che «è correlato al suo oggetto in virtù di un carattere di similarità». La relazione iconica ha luogo quando c’è…
Soggettività multiple e complessità culturale
Nell’ultima tipologia delineata da Guido Ferraro, la soggettività non è più soltanto collettiva o intersoggettiva, ma si presenta come frammentata, plurima, instabile. È la soggettività del tempo della complessità: un’identità composita, fatta di elementi a volte persino incoerenti tra loro. Non una sintesi superiore, ma un intreccio dinamico e spesso contraddittorio. Ferraro parte da una domanda…
Percorso generativo e intertestualità: logica della cultura
Gianfranco Marrone affronta il problema della coesistenza, nella teoria greimasiana, di una doppia definizione di testo: da un lato il testo come oggetto unitario dell’analisi semiotica, dall’altro il testo come momento parziale — e in particolare espressivo — di un più ampio percorso generativo del senso. Tale apparente incongruità, osserva Marrone, si dissolve se si…
Retorica delle regolarità: topoi, abiti e prassi enunciativa
Nel dibattito teorico che collega semiotica, retorica e norme, Anna Maria Lorusso invita a ribaltare una rappresentazione consolidata: quella che vede la retorica come arte dello scarto, della deviazione, dell’eccezione. In realtà, afferma, la retorica può e deve essere letta anche come disciplina delle regolarità, come sapere che si nutre della sedimentazione e del consolidamento degli…
La sindrome del segreto e la teoria del complotto
La semiosi ermetica, così come la descrive Umberto Eco, genera inevitabilmente una “sindrome del segreto” e una “sindrome del complotto”. Si tratta di due corollari strutturali del pensiero ermetico: se tutto è legato da somiglianze occulte, e ogni parola allude ad altro, allora ogni significato è segreto, e ogni oscurità testuale è sospetta. Eco afferma…