Per rendere conto degli oggetti della realtà esterna abbiamo bisogno di segni. Il segno costituisce il fulcro della semiosi, «in quanto media fra l’Oggetto e l’Interpretante: un segno è determinato da un Oggetto e genera un Interpretante». Il segno, secondo Peirce, deve prendere di mira l’oggetto, «illuminare sotto certi aspetti l’oggetto, coglierne delle qualità, costituirne…
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La centralità dell’Oggetto Dinamico nella semiosi secondo Peirce
La semiotica studia la semiosi, cioè un processo che coinvolge un segno, un oggetto e un interpretante, in modo tale che questa triade non sia riducibile a un rapporto a due. «In altre parole, i tre termini devono sempre essere compresenti». Coerente con la sua posizione realista, Peirce sostiene che nel circuito della semiosi il…
La fondazione della semiotica in Peirce: semiosi e triadicità
Secondo Stefano Traini (2001), la teoria della conoscenza di Peirce è strettamente interrelata alla fondazione della semiotica. «Se nessuna conoscenza è possibile intuitivamente, allora ogni atto di cognizione è mediato, e la mediazione è attuata attraverso i segni e la semiosi», scrive Peirce [CP: 5.488]. Egli si definisce «pioniere, o piuttosto un esploratore» nell’attività di…
Denotazione, connotazione, metalinguaggio: la semiologia stratificata di Barthes
In Elementi di semiologia (1964), Roland Barthes sviluppa una riflessione sistematica sul funzionamento dei sistemi di significazione, ponendo particolare attenzione a due concetti fondamentali: la connotazione e il metalinguaggio. Questi due meccanismi, formalizzati anche dalla glossematica di Hjelmslev, permettono di comprendere come un segno possa generare senso su più livelli. Denotazione e connotazione: sistemi semiologici sovrapposti Barthes parte dalla struttura…
Barthes e il ribaltamento di Saussure: la semiologia dentro la linguistica
Nel breve ma denso Elementi di semiologia (1964), Roland Barthes affronta in modo sistematico i rapporti fra linguistica e semiologia, riformulando in modo provocatorio la celebre affermazione di Ferdinand de Saussure. Mentre Saussure sosteneva che “la semiologia è una parte della linguistica”, Barthes ribalta questa posizione: “è la linguistica a dover essere considerata una parte della semiologia”. Ma…
La semiologia come critica sociale: il progetto politico di Barthes
La riflessione di Roland Barthes sulla semiologia non si esaurisce in un interesse descrittivo o tecnico. Essa ha, fin dall’inizio, una valenza critica e politica. Come sottolinea Stefano Traini, Mythologies è il primo passo di un progetto più ampio: quello di una semiologia che “distrugge, dissipa, decostruisce […] le connotazioni culturali, sociali e ideologiche che la borghesia ha…
Mythologies: Barthes smaschera i miti borghesi
Nel 1957 Roland Barthes pubblica Mythologies, una raccolta di interventi comparsi nella seconda metà degli anni Cinquanta, incentrati sull’analisi della società di massa. Al fondo del libro si trova un saggio teorico che offre una chiave di lettura semiologica dei materiali affrontati. Barthes spiega nella Premessa che a guidarlo era “un senso di insofferenza davanti alla ‘naturalità’ di…
Roland Barthes: biografia intellettuale di un semiologo critico
Roland Barthes nasce nel 1915 a Cherbourg, in Normandia. La sua vicenda biografica e intellettuale si intreccia fin dall’inizio con la fragilità del corpo e la forza del pensiero. Trasferitosi a Parigi nel 1924 per proseguire gli studi liceali, è presto colpito dalla tubercolosi. La malattia, scrive Stefano Traini, “lo costringe a periodi di riposo…
La linguistica e il rigore scientifico
Hjelmslev riprende le fondamenta teoriche poste da Saussure e sviluppa in modo approfondito alcuni aspetti centrali del Corso di linguistica generale. In più occasioni sottolinea quanto la linguistica di Saussure rappresenti una svolta radicale rispetto alla tradizione precedente. Fino a quel momento, infatti, la linguistica era stata essenzialmente evolutiva, focalizzata soprattutto sugli aspetti fisiologici e storici…
Il segno linguistico è un’entità psichica a due facce
Secondo De Saussurre, nel segno linguistico sono coinvolti due elementi astratti, legati tra loro da un rapporto di associazione. Su questo punto Saussure insiste con particolare enfasi: il segno linguistico non mette in relazione una cosa e un nome, ma un concetto e un’immagine acustica. È importante chiarire che, secondo Saussure, l’immagine acustica non corrisponde al suono…