Julio Horta ricostruisce la teoria della conoscenza moderna come fondata su un compromesso ontologico tra soggetto e oggetto. Tale impostazione, radicata nella filosofia cartesiana, implica una posizione realista per cui è l’attività razionale del soggetto a rendere conoscibile la vera natura del reale. In modo ancora più radicale, essa suppone la determinazione soggettiva dell’oggetto come…
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Dualismo e sue alternative: storia filosofica del corpo
L’idea di un corpo ridotto a semplice materia, passivo supporto dell’anima o della mente, ha segnato profondamente la tradizione filosofica occidentale. Simona Stano ricostruisce questa genealogia concettuale, mettendo in luce come la separazione tra corpo e spirito sia stata per secoli il presupposto dominante nel pensiero europeo, e come invece diverse correnti abbiano cercato di…
Dall’iconico al simbolico: l’integrazione déictique
La funzione semiotica umana, per costituirsi pienamente come comunicazione intersoggettiva, richiede che le operazioni di completamento cognitivo – iconiche e causali – vengano integrate in atti espressivi. Per Aage Brandt descrive due meccanismi fondamentali di questa integrazione: uno di tipo déictique, l’altro modale. In questo articolo viene analizzata la prima: l’integrazione déictique. Si parte da una scena familiare:…
Il Cinema e la Doppia Figuratività: Superficie e Profondità
Eric Landowski ricorre all’esempio del cinema per distinguere tra due forme di figuratività: una legata al regime della lettura, l’altra alla presa del senso. Immagina due spettatori che assistono allo stesso film ma ne traggono esperienze radicalmente diverse. Il primo, «spettatore-lettore», analizza meticolosamente stile, trama, personaggi, riferimenti intertestuali. Il secondo, definito provvisoriamente «spettatore-sentimentale», si lascia…
Campo semiotico e mente esterna: la relazione come organon del senso
Patrizia Violi propone una riformulazione radicale del concetto di semiosi nelle prime fasi della vita. Invece di concentrarsi sulla mente individuale del neonato, Violi sposta l’attenzione sul campo semiotico: un ambiente relazionale, intersoggettivo, corporeo, in cui la semiosi emerge come risultato di interazioni complesse. Non è la mente a generare il senso: è il fare insieme, la…
Corpo vissuto e conoscenza: da Merleau-Ponty alla semiotica
Il corpo, secondo Maurice Merleau-Ponty, non è un oggetto tra gli altri. È, piuttosto, un “insieme di significazioni vissute che va verso il suo equilibrio”. Con questa formula, contenuta nella Phénoménologie de la perception (1945), il filosofo francese rompe con la tradizionale separazione cartesiana tra corpo e mente, sostenendo che la percezione e la corporeità sono la…
Proto-narratività e forme strategiche dell’interazione
Fin dalle sue origini, la semiotica ha individuato nella narratività una struttura fondamentale del senso. Il significato non si dà mai come blocco statico, ma si costruisce attraverso sequenze organizzate, secondo una logica finalizzata: un soggetto che vuole raggiungere un oggetto, uno scopo da realizzare, ostacoli da superare. Patrizia Violi suggerisce che proprio la narratività…
Soggettività, metafora e inferenza: verso una semiotica cognitiva ed estetica
Paolo Fabbri propone una convergenza tra due approcci a lungo ritenuti inconciliabili: da un lato la semiotica dell’inferenza e della cognizione, rappresentata da Peirce; dall’altro, la semiotica della narratività e della metaforicità, legata alla tradizione di Greimas. Il punto di contatto, sostiene Fabbri, è la teoria dell’enunciazione. Nella definizione peirciana, ogni segno rinvia a un altro…
Salienza e pregnanza: due categorie dell’esperienza semiotica
René Thom introduce due concetti fondamentali per comprendere l’attività semiotica: salienza e pregnanza. Queste nozioni consentono di descrivere il modo in cui un soggetto percepisce e seleziona le forme, stabilendo i criteri con cui esse assumono rilevanza sensoriale o biologica. Per forma saliente si intende una configurazione che colpisce l’apparato sensoriale di un soggetto per il suo carattere…
L’ambivalenza del quotidiano: significazione, dissoluzione, anonimato
Nel contesto della riflessione semiotica contemporanea, la nozione di quotidianità si impone come un oggetto teorico complesso, non riducibile né alla semplice ripetizione del vissuto né a un repertorio di pratiche stabilizzate. Gianfranco Marrone propone di riconsiderare radicalmente questa categoria attraverso una lettura incrociata di due percorsi teorici: quello della semiotica delle pratiche e quello…









