Nel suo lavoro intitolato L’invenzione del testo. Appunti per una ricerca, Gianfranco Marrone presenta — come egli stesso dichiara — «alcuni appunti: quelli con cui, in occasione del mio intervento al Seminario di semiotica interpretativa di Bologna (Scuola superiore di studi umanistici, 31 maggio 2006), ho cercato di esporre un frammento della mia ricerca in corso»….
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Testo aperto o testo chiuso? La vera posta in gioco nell’interpretazione
Un altro nodo cruciale nel confronto tra Greimas ed Eco riguarda il tema dell’apertura o chiusura interpretativa del testo. Violi sottolinea come questa contrapposizione sia spesso letta in modo stereotipato: Eco sarebbe fautore dell’apertura interpretativa, mentre Greimas difenderebbe la chiusura e la rigorosa definizione dei confini testuali. Ma, avverte Violi, anche questa dicotomia è da sfatare. Nella…
Testualità e anti-essenzialismo: due metodi per una stessa esigenza
Nel loro comune orientamento strutturalista, Greimas ed Eco condividono un importante presupposto epistemologico: il rifiuto dell’essenzialismo. Se il senso si costruisce nella relazione e non in base a proprietà intrinseche dei termini, allora non può esistere alcuna “essenza” che garantisca la significazione. Secondo Patrizia Violi, questo anti-essenzialismo emerge con chiarezza già ne La struttura assente di Eco, dove…
Un oggetto sfuggente: perché la semiotica ha evitato il mito
La semiotica, almeno nelle sue correnti principali, ha mantenuto negli ultimi decenni un atteggiamento ambivalente nei confronti del mito: attrazione teorica da una parte, e al tempo stesso un certo disinteresse per un’analisi sistematica. Ugo Volli parla di una vera e propria contraddizione: «fascinazione sul concetto e disinteresse analitico; innamoramento per il termine applicato metaforicamente…
La semiotica come scienza della soggettività: tra Peirce e Saussure
Il tema della soggettività, scrive Guido Ferraro, si presenta oggi in semiotica come “particolarmente aggrovigliato”. La complessità deriva tanto dalla difficoltà di definire il concetto stesso di soggettività, quanto dal rapporto incerto tra il punto di vista interno alla disciplina e le percezioni esterne sul valore delle sue pratiche. Ferraro osserva come le analisi dei…
Rastier e la testualizzazione del senso
Nel tracciare l’evoluzione della disciplina semiotica, Anna Maria Lorusso riconosce in François Rastier un autore decisivo per l’ampliamento dell’analisi semantica in direzione dei processi di significazione e testualizzazione. Rastier, formatosi sulla scia del modello strutturalista, ne condivide l’impianto, ma ne riformula profondamente le prospettive operative, introducendo una distinzione teorica tra semi inerenti e semi afferenti. L’autrice spiega che, per…
Il semema come combinazione di invarianti e variabili contestuali
Dopo aver proposto una classificazione figurata degli usi del lessema testa, Greimas sospende l’analisi stilistica per introdurre una riflessione più sistematica sulla definizione del semema. È a questo punto che formula uno dei passaggi centrali della semantica strutturale: il semema è il risultato della combinazione tra un nucleo semico invariante e una o più variabili…
Semi inerenti e afferenti: una distinzione funzionale e contestuale
François Rastier propone una distinzione tra due tipi di tratti semantici che, pur diversi, possono essere entrambi considerati semi: i tratti distintivi, definiti, denotativi, universali e i tratti non distintivi, non definitori, connotativi, non universali. Tuttavia, l’autore precisa che queste denominazioni – così come le opposizioni che le accompagnano – non sono teoricamente assunte nella loro formulazione letterale. Rastier…
Sistema, norma e uso: le istanze della codifica secondo Rastier
François Rastier apre la sua riflessione affermando che l’esistenza di semi, intesi come tratti pertinenti, dipende dal sistema che definisce le classi di sememi. Se in ogni testo – e persino in ogni enunciato – operano diversi sistemi semantici, e se il sistema funzionale della lingua è uno di questi, si può ipotizzare l’esistenza di diversi tipi di…
François Rastier e il contesto della significazione
Un’evoluzione interessante dell’analisi semantica componenziale avviata da Greimas è proposta da François Rastier, che attribuisce grande importanza al contesto nella significazione. Egli distingue tra semi inerenti (cioè i tratti che definiscono il semema) e semi contestuali (afferenti), sottolineando come questa distinzione metta in crisi l’idea strutturalista dell’inventariabilità del senso. Per Rastier, infatti, la separazione tra tratti definitori e accessori è valida solo in teoria, perché nel…