Tra le intuizioni più originali contenute nel saggio di Paolo Fabbri del 1973*, Federico Montanari individua quella che Fabbri chiama “dispatching concettuale”. Il termine, derivato dalla cibernetica e dalle teorie dell’informazione, indica un’operazione di distribuzione, smistamento e connessione: un concetto che, a distanza di decenni, appare non solo attuale ma quasi profetico. Per Fabbri, la semiotica…
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Interpretanza e immanenza: due matrici in tensione
Valentina Pisanty individua nel Trattato di semiotica generale una tensione profonda tra due principi teorici: interpretanza e immanenza. Una coesistenza problematica che, secondo la studiosa, continua a sollevare interrogativi decisivi per la teoria e la pratica dell’analisi testuale. Per descrivere questa tensione, Pisanty ricorre alla metafora della figura ambigua: «il vaso e i due profili». Chi legge…
Gerarchie di forme e chiusure testuali
Nel momento in cui osserviamo un testo nella sua interezza, possiamo riconoscere al “punto di vista della fine” un valore particolare. Daniele Barbieri sottolinea che, una volta conclusa la fruizione, il testo viene interpretato sulla base delle strutture che è possibile individuare a partire dalla sua conclusione. Questo punto di vista consente interpretazioni più stabili…
La semiotica come teoria generale della cultura?
Nel rileggere il Trattato di semiotica generale, Stefano Traini si sofferma su uno dei nuclei più emblematici e al tempo stesso problematici dell’opera di Umberto Eco: la definizione di semiotica come “teoria generale della cultura”. Il titolo stesso dell’introduzione — Verso una logica della cultura — risulta, secondo Traini, particolarmente evocativo e ancora attuale. La proposta di Eco,…
La pertinenza e l’oggetto: incommensurabilità delle metodologie analitiche
La questione del metodo non riguarda soltanto l’efficacia dell’approccio prescelto, ma investe direttamente la costruzione stessa dell’oggetto analitico. Michela Deni afferma di avere sempre immaginato, fin dall’inizio delle sue ricerche, che un cambiamento di prospettiva fosse possibile: non tanto per le caratteristiche dell’oggetto in sé, quanto in funzione della pertinenza adottata e degli obiettivi da…
Metodologia scientifica e limiti interpretativi: tra semiotica e psicoanalisi
Esistono metodi preferibili ad altri per condurre l’analisi di un testo? Ogni metodologia comporta interrogativi realmente diversi nei confronti dell’oggetto analizzato? Michela Deni affronta queste domande partendo dal confronto tra approcci teorici eterogenei: la psicoanalisi, che si interroga sulle motivazioni profonde del soggetto, e la semiotica, che si concentra sulla costruzione del significato. La legittimità…
Il modello tipologico di Greimas e i suoi limiti
Nel contesto delle scienze del linguaggio, il tentativo tipologico formulato da Greimas nella Sémantique structurale costituisce, secondo Lttr 13 *, un’eccezione relativamente precoce, nonché uno dei rari esempi di teorizzazione forte. Si tratta, in questo caso, di una vera e propria modellizzazione, da non intendere come ipotesi da verificare, ma come strumento teorico da applicare. In Sémantique structurale compare una…
Il Trattato di Eco tra ricezione e attualità: la seconda parte come nucleo dimenticato
Claudio Paolucci propone una riflessione sulla struttura del Trattato di semiotica generale e sulla sua ricezione, sottolineando un paradosso: «Se è vero che la prima parte del Trattato ha fatto scuola», osserva, «la seconda è rimasta per trent’anni pressoché ignorata». Eppure, fin dall’introduzione, Eco attribuiva grande importanza proprio alla seconda parte, considerandola il cuore del progetto teorico….
La tipologia testuale e le sue aporie
Nel dominio delle scienze del linguaggio, il problema della tipologia testuale si presenta come un nodo ineludibile e tuttavia irrisolto. Secondo Lttr 13 *, benché le classificazioni ritornino ciclicamente, la loro costruzione appare difficile, eterogenea e sovente contestata persino da coloro che se ne fanno promotori. La difficoltà del progetto tipologico emerge chiaramente negli scritti di autori…
Critica della content analysis: la sfida semiotica alla sociologia dei media
Nel suo saggio del 1973 (Le comunicazioni di massa in Italia: sguardo semiotico e malocchio della sociologia), Paolo Fabbri solleva una critica decisa verso i modelli di comunicazione dominanti nella sociologia dell’epoca, in particolare verso la content analysis, che egli definisce riduttiva e inadeguata a cogliere la complessità del testo. Come ricorda Federico Montanari, la posizione…









