Nel ricostruire il quadro teorico della mediatizzazione, il saggio di Carlos A. Scolari mostra come questo campo di studi si sia articolato lungo tradizioni diverse, ma convergenti nella comprensione della mediatizzazione come processo interno alle dinamiche della significazione sociale. In Europa, la riflessione si è sviluppata tra un approccio socio-istituzionale e uno costruttivista: una prospettiva che mette…
Tag: Semiotica del discorso
Il discorso politico come pratica strategica
Nel quadro della semiotica contemporanea, il discorso politico si configura come una pratica strategica, orientata alla produzione di effetti di credenza e di adesione. Betül Çanakpınar, Murat Kalelioğlu e Veli Doğan Günay mettono in luce come l’analisi semiotica consenta di comprendere non solo la struttura linguistica dei discorsi, ma la logica profonda che regola le relazioni…
La rappresentatività dei discorsi e la costruzione del corpus scientifico
Lo studio semiotico del discorso scientifico si fonda su una scelta precisa dei testi da analizzare. Greimas e Landowski sottolineano che tale scelta non è mai neutra: la definizione del corpus deriva da criteri di rappresentatività e da considerazioni sullo statuto semiotico dei testi oggetto. Riunire ed esaminare un numero limitato di testi che rappresentino…
Il politico come costruzione semiotica dell’identità
La semiotica applicata al discorso politico mostra come la figura del leader sia, prima di tutto, una costruzione di senso. Betül Çanakpınar, Murat Kalelioğlu e Veli Doğan Günay osservano che “la personalità dei leader, che sono tra gli attori sociali più importanti, è tanto rilevante quanto le loro abilità politiche”. In questa prospettiva, il politico…
Epistemologia del testo ed epistemologia della pratica
Maria Giulia Dondero affronta una questione metodologica cruciale per la semiotica contemporanea: la necessità di ridefinire il rapporto tra l’epistemologia del testo e quella della pratica. Se la semiotica del Novecento ha costruito i propri fondamenti analizzando il testo come forma compiuta e autosufficiente, la sfida odierna consiste nel comprendere le pratiche — i gesti, le azioni,…
La narratività e il quadrato semiotico
La teoria greimasiana trova nella narratività uno dei propri principi strutturali fondamentali. Patrizia Magli e Maria Pia Pozzato mostrano come la costruzione del senso passi attraverso un’organizzazione logica e sintattica, la cui forma elementare è rappresentata dal quadrato semiotico. Esso consente di individuare “le condizioni minime che permettono di cogliere il senso”, poiché qualcosa significa soltanto se è…
Dalla linguistica strutturale alla semiotica del discorso cognitivo
Sorta dalla doppia eredità della linguistica strutturale e dello studio del folklore e delle mitologie, la semiotica si configura come una disciplina autonoma che riflette sulle condizioni di produzione e di ricezione della significazione. Essa si propone al tempo stesso come insieme di procedure applicabili all’analisi concreta degli oggetti significanti. Il rapido sviluppo della sua…
Le strutture discorsive e la teoria dell’enunciazione
Le strutture semio-narrative costituiscono la competenza semiotica generale presupposta da ogni produzione discorsiva. Esse ritraducono, in un quadro semiotico più articolato, il concetto di langue di Saussure o di sistema di Hjelmslev. Ogni enunciatore, nel momento in cui produce un discorso, si trova davanti una base semio-culturale preesistente che deve attivare per poterla trasformare in testo. Il passaggio dal livello delle strutture semio-narrative a quello…
Il percorso generativo del senso
La semiotica di Greimas è, prima di tutto, una teoria della generazione del senso. Essa non si limita a descrivere i segni o le loro manifestazioni, ma tenta di definire il senso secondo i modi della sua produzione, analizzando le relazioni e le trasformazioni che ne costituiscono la genesi. Le componenti che intervengono in questo processo…
Umberto Eco, Dalla frase al contesto: la pragmatica secondo Jakobson
Come osserva Umberto Eco, Roman Jakobson non ha mai considerato il linguaggio un sistema chiuso di forme, ma un insieme di atti concreti inseriti in situazioni comunicative. La sua riflessione, pur partendo dalla linguistica, conduce progressivamente verso quella che oggi chiameremmo pragmatica, intesa come analisi dei segni nel loro uso e nei loro contesti di enunciazione….









