Peirce propone «una classificazione dei segni molto complessa, da cui tuttavia si possono isolare tre tipi principali di segni: le icone, gli indici e i simboli». Questa distinzione fondamentale, precisa Traini, «si fonda sulla considerazione del segno in relazione al suo oggetto». L’autore spiega che «l’icona è correlata al suo oggetto in virtù di un…
Tag: Peirce
L’Enciclopedia come archivio delle conoscenze: il modello rizomatico
Secondo Claudio Paolucci, la domanda centrale di Umberto Eco è: «Come siamo in grado di conoscere il mondo?». Eco trova una risposta nella nozione di Enciclopedia, che definisce «l’insieme registrato di tutte le interpretazioni», una «libreria delle librerie», un «archivio audiovisivo della cultura». L’Enciclopedia, scrive Eco, «contiene versioni del mondo contraddittorie tra loro», perché raccoglie…
La svolta semiotica: dall’incontro con lo strutturalismo alla teoria dell’Enciclopedia
Claudio Paolucci ricostruisce la svolta semiotica di Umberto Eco, evidenziando come essa sia il risultato di una progressiva apertura del pensiero di Eco alla contaminazione tra domini eterogenei. Eco stesso racconta: «Agli inizi degli anni Sessanta mi trovo di fronte a un problema teorico: lavoro da un lato sulle espressioni più avanzate ed elitarie dell’arte…
Interpretanti e illimitatezza della semiosi
L’Oggetto Immediato è «l’insieme di tutti gli interpretanti di un certo segno», per cui «sono possibili solo conoscenze parziali», poiché ci si può avvicinare al significato «in modo asintotico». La semiosi è «illimitata», come spiega Stefano Traini, perché il ricorso agli interpretanti è potenzialmente infinito. Peirce distingue tre tipi di interpretante: interpretante immediato, interpretante dinamico…
La semiotica cognitiva di Peirce: tra inferenza e segno
Secondo Traini, la semiotica di Peirce si configura come una semiotica cognitiva, fondata su una teoria della conoscenza che essa stessa contribuisce a delineare. Traini sottolinea che questa teoria della conoscenza è anzitutto anti-intuizionista, in quanto, per Peirce, «non esistono intuizioni prime che permettono una conoscenza speculare della realtà esterna», ma piuttosto continue inferenze, ipotesi…
Representamen, Oggetto Immediato e Interpretante: la distinzione in Peirce
Peirce distingue fra representamen (segno), Oggetto Dinamico e Oggetto Immediato. Egli utilizza il termine representamen nel senso di significante, e parla di Oggetto Immediato per indicare «l’oggetto come il segno stesso lo rappresenta» [CP: 4.536]. L’Oggetto Dinamico corrisponde «all’oggetto esterno vero e proprio». Peirce afferma che «l’unica via» per cogliere l’Oggetto Immediato è ricorrere a…
La sensazione e l’emozione come processi complessi
Charles Sanders Peirce afferma che la sensazione non è necessariamente un’intuizione o una prima impressione dei sensi, come ha dimostrato nel caso del suono e, ancor più chiaramente, nel caso del senso della bellezza. «Quando la sensazione del bello è determinata da nozioni precedenti, emerge sempre come un predicato: cioè pensiamo che qualcosa è bello.»…
Il ruolo del segno: mediazione tra Oggetto e Interpretante in Peirce
Per rendere conto degli oggetti della realtà esterna abbiamo bisogno di segni. Il segno costituisce il fulcro della semiosi, «in quanto media fra l’Oggetto e l’Interpretante: un segno è determinato da un Oggetto e genera un Interpretante». Il segno, secondo Peirce, deve prendere di mira l’oggetto, «illuminare sotto certi aspetti l’oggetto, coglierne delle qualità, costituirne…
La centralità dell’Oggetto Dinamico nella semiosi secondo Peirce
La semiotica studia la semiosi, cioè un processo che coinvolge un segno, un oggetto e un interpretante, in modo tale che questa triade non sia riducibile a un rapporto a due. «In altre parole, i tre termini devono sempre essere compresenti». Coerente con la sua posizione realista, Peirce sostiene che nel circuito della semiosi il…
La fondazione della semiotica in Peirce: semiosi e triadicità
Secondo Stefano Traini (2001), la teoria della conoscenza di Peirce è strettamente interrelata alla fondazione della semiotica. «Se nessuna conoscenza è possibile intuitivamente, allora ogni atto di cognizione è mediato, e la mediazione è attuata attraverso i segni e la semiosi», scrive Peirce [CP: 5.488]. Egli si definisce «pioniere, o piuttosto un esploratore» nell’attività di…