Patrizia Violi individua nello schema dei modi di produzione segnica una nozione centrale della riflessione di Umberto Eco, benché questa non sia stata poi ripresa nei suoi lavori successivi. Tale modello, nato con finalità tassonomiche per sostituire le tipologie tradizionali di segni, è stato spesso considerato troppo legato a una concezione del segno isolato. In realtà, osserva…
Tag: Patrizia Violi
Eco e la critica alla soggettività trascendentale
Uno dei principali modelli di soggettività nella tradizione semiotica è quello proposto dalla teoria dell’enunciazione, sviluppata da Émile Benveniste e successivamente elaborata dal post-strutturalismo generativo della scuola greimasiana. In questo quadro, il soggetto dell’enunciazione è un principio universale, funzione astratta del meccanismo linguistico, radicato nell’“io trascendentale” della filosofia husserliana. La ragione fenomenologica, secondo Husserl, costruisce…
Umberto Eco, il soggetto come semiosi in atto
Dopo la pubblicazione del Nome della rosa, Umberto Eco rispose a un giornalista che gli chiedeva dove si trovasse la soggettività dell’autore nel romanzo, affermando che “il soggetto è negli avverbi”. Quella che poteva sembrare una battuta, è stata interpretata da Patrizia Violi come una sintesi efficace di un’intera posizione teorica sul tema della soggettività, rintracciabile…
Il soggetto nella semiotica echiana: forma senza corpo?
Nel tratteggiare il profilo della soggettività nel Trattato di semiotica generale, Stefano Traini si sofferma sull’ultima sezione del testo, in cui Eco si interroga sul ruolo del soggetto nella pratica semiotica. Si tratta, osserva Traini, di “cinque pagine” nelle quali viene delineata una posizione precisa e, per certi aspetti, sorprendente. Secondo Eco, il soggetto non è…
Struttura e inferenza: il Trattato come opera incompleta?
Nel riflettere sul Trattato di semiotica generale, Stefano Traini si interroga su una mancanza significativa dell’impianto teorico proposto da Umberto Eco: quella di una vera e propria teoria dell’inferenza interpretativa. Il cuore della questione, per Traini, è che la parte del Trattato dedicata alla tipologia dei modi di produzione segnica— pur articolata e cruciale — non affronta in modo esplicito il…
La distinzione tra competenza semantica e competenza enciclopedica
Uno dei nodi teorici più significativi nella semantica esperienziale di Patrizia Violi riguarda la distinzione tra competenza semantica e competenza enciclopedica, distinzione che — come sottolinea Stefano Traini — non ha un valore puramente classificatorio o scolastico, ma svolge una funzione cruciale nella regolazione dell’attività interpretativa. Secondo Violi, la competenza semantica fornisce lo sfondo condiviso e non negoziabile sul quale…
Regolarità e variazione: la semantica tra stabilità e contesto
Un aspetto centrale della teoria semantica di Patrizia Violi, come messo in rilievo da Stefano Traini, riguarda il rapporto tra regolarità e variazione nel significato linguistico. Violi sostiene che, se possiamo parlare di una competenza semantica, allora dobbiamo postulare una certa stabilità nei significati: una sorta di blocco di significati standard, regolari, convenzionali, che rende possibile la comunicazione linguistica. Ma,…
Dalla semiotica echiana alla semantica inferenziale di Patrizia Violi
Nel quadro degli sviluppi più recenti del campo interpretativo, Stefano Traini sceglie di soffermarsi sulla teoria semantica di Patrizia Violi così come formulata nel volume Significato ed esperienza (1997). Benché questa teoria accolga influenze di varia provenienza — dalla linguistica strutturale alla filosofia analitica, dalla psicologia cognitiva alla narratologia generativa —, molti dei suoi presupposti si pongono…
Campo semiotico e mente esterna: la relazione come organon del senso
Patrizia Violi propone una riformulazione radicale del concetto di semiosi nelle prime fasi della vita. Invece di concentrarsi sulla mente individuale del neonato, Violi sposta l’attenzione sul campo semiotico: un ambiente relazionale, intersoggettivo, corporeo, in cui la semiosi emerge come risultato di interazioni complesse. Non è la mente a generare il senso: è il fare insieme, la…
Proto-narratività e forme strategiche dell’interazione
Fin dalle sue origini, la semiotica ha individuato nella narratività una struttura fondamentale del senso. Il significato non si dà mai come blocco statico, ma si costruisce attraverso sequenze organizzate, secondo una logica finalizzata: un soggetto che vuole raggiungere un oggetto, uno scopo da realizzare, ostacoli da superare. Patrizia Violi suggerisce che proprio la narratività…