Per affrontare in termini semiotici la dimensione affettiva del linguaggio, Paolo Fabbri individua quattro componenti fondamentali che strutturano ogni passione. Esse consentono non solo di superare le tradizionali tipologie psicologiche, ma di elaborare una semiotica patemica capace di attraversare i diversi sistemi di segni — verbali, musicali, spaziali, iconici, gestuali. Le quattro componenti sono: modale, temporale, aspettuale…
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La semiotica delle passioni: azione, affetto e trasformazione
Uno degli sviluppi più rilevanti della semiotica contemporanea è l’apertura teorica verso la dimensione affettiva della significazione. Paolo Fabbri sottolinea come questa svolta si inserisca in una trasformazione più generale del paradigma semiotico: da una prospettiva cognitivista e rappresentazionale, orientata alla conoscenza, verso un modello in cui l’azione e la passione assumono centralità. Già Roland Barthes, nel Piacere del testo,…
La narratività oltre il racconto: forme e teorie di lunga durata
Nella storia della semiotica, lo studio della narratività ha rappresentato un momento teorico fondamentale, presente fin dalle sue origini ma successivamente trascurato in alcune correnti di ricerca. Paolo Fabbri invita a ripensare radicalmente il concetto di narratività, spostandolo dal dominio del “racconto” a quello più ampio della configurazione di azioni e passioni. In una prospettiva semiologica…
Elasticità del linguaggio e impegno della parola
Una delle caratteristiche del linguaggio che più spesso viene ignorata è la sua elasticità. Mentre la riflessione semiotica ha privilegiato concetti come la linearità, la doppia articolazione o l’arbitrarietà, è rimasta in ombra la possibilità di parafrasi e condensazione che il linguaggio — e molti altri sistemi di significazione — consentono. Paolo Fabbri propone di…
L’oggetto della semiotica e la definizione dei suoi confini
Denis Bertrand, nell’introduzione alle sue Basi di semiotica letteraria, chiarisce che l’oggetto della semiotica è il senso, «campo di studi vastissimo di cui si occupano molte scienze umane, dalla filosofia alla linguistica, dall’antropologia alla storia, dalla psicologia alla sociologia». Bertrand avverte però la necessità di delimitare questo campo, specificando che la semiotica si interessa «all’apparire del…
La fortuna critica e le traduzioni italiane dell’opera di Hjelmslev
Alessandro Zinna ricostruisce la ricezione critica dell’opera di Louis Hjelmslev in Italia e in Francia. All’inizio degli anni Sessanta, osserva Zinna, la fortuna critica del maestro danese diminuisce a causa del crescente interesse per le teorie linguistiche di Noam Chomsky. Tuttavia, è proprio in quegli anni che i semiologi francesi, tra cui Roland Barthes e…
Louis Hjelmslev: il ruolo nella tradizione strutturalista e nella semiotica
Alessandro Zinna osserva come Louis Hjelmslev sia riconosciuto, accanto a Ferdinand de Saussure e Roman Jakobson, come uno dei padri nobili dello strutturalismo europeo. L’autore nota che i lavori di Hjelmslev hanno costituito a lungo una risorsa preziosa per gli studi sul linguaggio e per le teorie del senso. Zinna sottolinea che linguisti e semiologi…