Claudio Paolucci evidenzia come Umberto Eco concepisse l’intellettuale come un mediatore critico che si muove all’interno dell’Enciclopedia. Eco afferma che «noi diamo senso alle cose sulla base dell’Enciclopedia che ritagliamo per quella situazione e che rappresenta lo sfondo della nostra percezione del mondo». Questo significa che le nostre interpretazioni non sono mai immediate, ma sono…
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Gli assi del processo e del sistema nella comunicazione
Nel descrivere i meccanismi fondamentali della significazione, Ugo Volli parte dalla distinzione tra due tipi di relazioni tra gli elementi comunicativi: le relazioni sintagmatiche e quelle paradigmatiche. Questa distinzione, centrale nella linguistica strutturalista, è alla base della strutturazione del senso nei testi, nei codici e più in generale nei sistemi semiotici. La relazione sintagmatica: l’asse del processo Ogni…
Il piano delle norme tra langue e parole: Mukařovský, Hjelmslev, Coseriu
«La retorica cui penso», dichiara Anna Maria Lorusso, «è una retorica culturologica»: una retorica che trova il suo campo di elezione nei luoghi comuni, nei topoi, cioè in ciò che vale all’interno di una comunità. Ma al centro di questa prospettiva si colloca un nodo teorico cruciale: la questione delle norme, che secondo l’autrice non ha ricevuto sufficiente…
Il mito, oggi: la demistificazione secondo Barthes
Il grande ritorno del mito nel discorso semiotico del Novecento non è avvenuto, paradossalmente, attraverso lo studio dei miti antichi, ma attraverso la critica dei miti contemporanei. Questo passaggio ha un nome preciso: Roland Barthes. Nel 1957, con la pubblicazione di Mythologies, Barthes proponeva una “semiologia generale del nostro mondo borghese” fondata su un gesto di smascheramento:…
Denotazione, connotazione, metalinguaggio: la semiologia stratificata di Barthes
In Elementi di semiologia (1964), Roland Barthes sviluppa una riflessione sistematica sul funzionamento dei sistemi di significazione, ponendo particolare attenzione a due concetti fondamentali: la connotazione e il metalinguaggio. Questi due meccanismi, formalizzati anche dalla glossematica di Hjelmslev, permettono di comprendere come un segno possa generare senso su più livelli. Denotazione e connotazione: sistemi semiologici sovrapposti Barthes parte dalla struttura…
La semiologia come critica sociale: il progetto politico di Barthes
La riflessione di Roland Barthes sulla semiologia non si esaurisce in un interesse descrittivo o tecnico. Essa ha, fin dall’inizio, una valenza critica e politica. Come sottolinea Stefano Traini, Mythologies è il primo passo di un progetto più ampio: quello di una semiologia che “distrugge, dissipa, decostruisce […] le connotazioni culturali, sociali e ideologiche che la borghesia ha…
Il mito come sistema semiologico secondo: la teoria di Barthes
Nel saggio teorico che conclude Mythologies, Roland Barthes elabora una definizione rigorosa del mito come sistema semiologico di secondo livello, fondato su una rilettura in chiave saussuriana del segno. L’operazione teorica è ritenuta cruciale per la comprensione della natura ideologica delle rappresentazioni borghesi. Barthes parte dalla nozione saussuriana di segno come unione di significante e significato. In…
Mythologies: Barthes smaschera i miti borghesi
Nel 1957 Roland Barthes pubblica Mythologies, una raccolta di interventi comparsi nella seconda metà degli anni Cinquanta, incentrati sull’analisi della società di massa. Al fondo del libro si trova un saggio teorico che offre una chiave di lettura semiologica dei materiali affrontati. Barthes spiega nella Premessa che a guidarlo era “un senso di insofferenza davanti alla ‘naturalità’ di…







