Il concetto di modo semi-simbolico trova la sua applicazione privilegiata nei testi visivi, in particolare in quelli caratterizzati da elevata complessità e singolarità, come le immagini, i miti o i testi politici. Questi testi sono descritti da Omar Calabrese come orientati alla costruzione di una figuratività peculiare. È in questo contesto che si colloca la…
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Esperienza, percezione e assiologia nel significato lessicale
La riflessione semantica di Patrizia Violi prende le distanze dall’ipotesi di una struttura unitaria e rigida del lessico. Secondo l’autrice, i significati lessicali derivano da strutturazioni diversificate, e non è possibile ricondurli a un’unica logica formale. L’analisi classica a tratti risulta infatti applicabile soltanto a una porzione limitata del vocabolario, come i termini di ambito tecnico-scientifico…
Quando il gesto diventa lezione. Struttura doppia e sanzione
Nel testo attribuito a Greimas e completato da Fontanille*, il “bel gesto” non è mai un atto isolato. Come osserva Zinna, esso si struttura in una sequenza doppia: un primo momento di autoaffermazione del soggetto e un secondo momento di sanzione rivolta all’altro. Il gesto non si limita a proporre un nuovo valore; lo fa negando, implicitamente…
I modi di esistenza semiotica secondo Hjelmslev e Greimas
In alternativa all’approccio che classifica i fenomeni semiotici in base alle sostanze espressive — e che concentra l’analisi sulla definizione di “linguaggi specifici” e delle rispettive unità minime — Calabrese propone di riprendere i concetti hjelmsleviani relativi ai modi di esistenza semiotica, secondo l’interpretazione offerta da Greimas. Hjelmslev distingue due modi fondamentali di rapporto tra…
Vita, morte e foglie gialle: il quadrato semiotico tra narrazione e opposizione
Il quadrato semiotico, nella teoria generativa, viene comunemente utilizzato per articolare opposizioni categoriali fondamentali, come quella tra vita e morte. Daniele Barbieri osserva che tale opposizione assume rilievo in quanto costante antropologica, fondata su una molteplicità di Trasformazioni — ossia di narrazioni — che la istituiscono. La morte, afferma Barbieri, implica logicamente non-vita, così come…
Eco e la critica alla soggettività trascendentale
Uno dei principali modelli di soggettività nella tradizione semiotica è quello proposto dalla teoria dell’enunciazione, sviluppata da Émile Benveniste e successivamente elaborata dal post-strutturalismo generativo della scuola greimasiana. In questo quadro, il soggetto dell’enunciazione è un principio universale, funzione astratta del meccanismo linguistico, radicato nell’“io trascendentale” della filosofia husserliana. La ragione fenomenologica, secondo Husserl, costruisce…
Jean Petitot. Modelli morfodinamici e tensività: dalle strutture del senso alla loro dinamica
Jean Petitot individua nei modelli morfodinamici uno strumento privilegiato per integrare la semiotica greimasiana con le matematiche delle discontinuità elaborate da René Thom. Questi modelli, già impiegati con successo in fonologia, permettono di rappresentare le strutture del senso come morfologie naturali dotate di una dinamica interna. Dalla fonologia alla semiotica Petitot ricorda che la fonologia costituisce il campo esemplare…
Il quadrato semiotico come articolazione di Alterità e Trasformazione
Daniele Barbieri propone di leggere il quadrato semiotico come l’articolazione tra due categorie fondamentali: Alterità e Trasformazione. La prima è ciò che consente l’esistenza dei termini, ossia tutto ciò che è concepibile o nominabile, anche se non ancora nominato o pensato. L’Alterità, precisa Barbieri, permette che esistano “le cose, gli enti, le proprietà, le azioni……
Il diritto come oggetto semiotico multiplo
Nella prospettiva della semiotica strutturale e generativa, il diritto non si presenta come un’entità unica o una tavola metafisica della legge. Piuttosto, viene inteso come un “fascio di fenomeni” che si fonda su sistemi e processi di significazione specifici. Giuditta Bassano richiama l’originalità dell’approccio del giurista Philippopoulos, secondo il quale “la legge non è che…
Tre tipi di semi: figurativi, astratti, timici
Alla tipologia dei semi nucleari e contestuali, si aggiunge una classificazione derivata dalla psicologia della percezione, in particolare dagli studi di Piaget. Questa tipologia semica, come ci ricorda Patrizia Magli, si fonda sull’installazione dell’essere umano nel proprio ambiente, considerato non come figura astratta, ma come soggetto sensibile, cognitivo e patemico, capace di percepire, pensare e…