Anna Maria Lorusso osserva che, sebbene la semiotica si sia definita, fin dalle origini, come disciplina dei segni, “la definizione di segno non è mai stata né scontata né facile”. Il problema nasce dalla grande varietà di elementi che possono essere considerati segni — “gesti, atti e parole”, osserva l’autrice, sono “entità di natura molto diversa”, e comprendono…
Roland Barthes: biografia intellettuale di un semiologo critico
Roland Barthes nasce nel 1915 a Cherbourg, in Normandia. La sua vicenda biografica e intellettuale si intreccia fin dall’inizio con la fragilità del corpo e la forza del pensiero. Trasferitosi a Parigi nel 1924 per proseguire gli studi liceali, è presto colpito dalla tubercolosi. La malattia, scrive Stefano Traini, “lo costringe a periodi di riposo…
Il nostro pensiero non sarebbe che una massa amorfa e indistinta
Nel Corso di Linguistica Generale, Saussure sostiene che per comprendere come la lingua non possa essere altro che un sistema di valori puri, sia sufficiente prendere in esame i due elementi fondamentali che entrano in gioco nel suo funzionamento: le idee e i suoni. Egli afferma che, da un punto di vista psicologico e fatta astrazione dalla…
Peirce e il senso della bellezza
Peirce afferma che è evidente come una sensazione non sia necessariamente un’intuizione, cioè una prima impressione dei sensi, e porta come esempio il senso della bellezza. Quando si prova la sensazione del bello come risultato di nozioni precedenti, essa emerge sempre come un predicato: si pensa, cioè, che qualcosa “è bello”. Ogni volta che una sensazione nasce in…
L’arbitrarietà delle onomatopee e delle esclamazioni
Saussure osservava che la parola “arbitrarietà” poteva dare adito a malintesi. Secondo lui, non bisognava intendere che il significante fosse frutto della “libera scelta” del parlante, poiché l’individuo non aveva il potere di modificare un segno già stabilito all’interno di una comunità linguistica. Con quella parola, intendeva piuttosto dire che il significante è “immotivato”, ossia “arbitrario” rispetto al significato, poiché tra i…
Il primo principio: l’arbitrarietà del segno
Il segno linguistico possiede due caratteri primordiali. Il primo è l’arbitrarietà del segno. Saussure sosteneva che il legame tra significante e significato fosse arbitrario. Dal momento che per lui il segno linguistico era il risultato dell’associazione tra un significante e un significato, affermava in modo più diretto che il segno stesso fosse arbitrario. Portava come…
Carattere lineare del significante
Il segno linguistico possiede due caratteri primordiali. Il secondo è il carattere lineare del significante. Saussure affermava che il significante, avendo natura auditiva, si sviluppava esclusivamente nel tempo e assumeva le caratteristiche proprie della dimensione temporale. Secondo lui, esso presentava due tratti fondamentali: da un lato, costituiva un’estensione e, dall’altro, questa estensione poteva essere misurata…
I due piani del linguaggio
Hjelmslev critica la “vecchia tradizione” seconda la quale segno è soprattutto “segno di qualcosa”. Questa concezione, osserva il linguista danese, pur essendo popolare e “largamente diffusa tra epistemologi e logici” è tuttavia “linguisticamente insostenibile”. Secondo Hjelmslev, il segno quindi non rimanda a “un contenuto esterno al segno stesso”, ma è invece (come già sostenuto da…
Una struttura a due facce
“Non può esserci semplicemente un’espressione senza qualcosa di espresso e viceversa. Queste due proprietà sono fondamentali a tutti i linguaggi.“ (Hjelmslev. “La structure fondamentale du langage”) Hjelmslev affermava che, per motivi puramente logici, ogni linguaggio concepibile doveva necessariamente implicare due elementi: un’espressione e qualcosa che viene espresso. Riteneva che non potesse esistere un’espressione priva di…
La linguistica e il rigore scientifico
Hjelmslev riprende le fondamenta teoriche poste da Saussure e sviluppa in modo approfondito alcuni aspetti centrali del Corso di linguistica generale. In più occasioni sottolinea quanto la linguistica di Saussure rappresenti una svolta radicale rispetto alla tradizione precedente. Fino a quel momento, infatti, la linguistica era stata essenzialmente evolutiva, focalizzata soprattutto sugli aspetti fisiologici e storici…