Nel momento in cui si affronta l’analisi di una categoria, la semiotica greimasiana insiste sull’importanza di articolare quattro termini. Alain Perusset ricorda che questa esigenza prende forma attraverso due dispositivi teorici centrali: il quadrato semiotico, sviluppato da Greimas alla fine degli anni ’60, e lo schema tensivo, elaborato da Zilberberg negli anni ’90. Entrambi i modelli…
Metasemiotica, logica e sistemi simbolici
Nel suo approfondito studio sulla metasemiotica, Francesco Galofaro esplora i rapporti tra la glossematica hjelmsleviana e le teorie logiche di Carnap e Tarski, mostrando convergenze formali, divergenze epistemologiche e tensioni teoriche irrisolte. Galofaro parte dalla constatazione che Hjelmslev, nel definire la metasemiotica come semiotica scientifica, si ispira esplicitamente alla distinzione tra linguaggio-oggetto e metalinguaggio di Tarski. L’autore danese attribuisce alla linguistica…
Oggetti, non cose: Foucault, Deleuze e la teoria della forma
Paolo Fabbri propone una distinzione cruciale: quella tra oggetto e cosa. L’oggetto non è un dato grezzo dell’esperienza, né una realtà che precede la parola; al contrario, è il prodotto di un incontro tra una forma del contenuto e una forma dell’espressione. In questa prospettiva, non vi è oggetto senza semiotizzazione. Fabbri afferma con decisione:…
Ideologia e falsificazione nell’epoca del digitale assoluto
Secondo Massimo Leone, una filosofia della comunicazione digitale ispirata alla semiotica deve interrogarsi sulle ideologie che accompagnano la nascita e la diffusione delle nuove tecnologie del senso. Anche l’intelligenza artificiale, benché presentata come strumento tecnico, è costruita su preconcetti culturali circa la natura dell’intelligenza, i suoi obiettivi e le sue modalità di espressione. In quanto…
Rappresentazioni di genere ed enunciazione televisiva: il ruolo dell’esperto
Tra la metà degli anni Novanta e i primi anni Duemila, la RAI promuove una serie di ricerche sulle sue trasmissioni, coinvolgendo l’Istituto di Comunicazione del IULM per uno studio specifico sulla rappresentazione della donna nei programmi televisivi. I risultati di questo progetto confluiscono nella pubblicazione Una, nessuna … a quando centomila? La rappresentazione della donna…
Umberto Eco. Interpretazione e realismo: dallo strutturalismo a Peirce
Nel ripercorrere la propria traiettoria teorica, Umberto Eco riconosce che molte delle idee espresse nel Trattato di semiotica generale sono state nel tempo sottoposte a revisione critica. A trent’anni dalla sua pubblicazione — o meglio, trentasette, considerando che alcune formulazioni erano già presenti in La struttura assente — Eco afferma che «ogni persona ragionevole dovrebbe aver cambiato molte…
La categorizzazione come fondamento dell’esperienza e dell’analisi semiotica
La semiotica ha da sempre attribuito un ruolo centrale al processo di categorizzazione. Come ricorda Alain Perusset, la ragione di tale attenzione è evidente: la categorizzazione è ciò che consente agli esseri umani – e agli altri viventi – di ricondurre le singole occorrenze a dei tipi. È attraverso questa operazione che ogni organismo può…
Umberto Eco, Kant e l’ornitorinco. Oggetto Immediato, schema e significato
Nel delineare una teoria della conoscenza che integri semiotica, filosofia e scienze cognitive, Umberto Eco attribuisce un ruolo fondamentale alla nozione peirceana di Oggetto Immediato. Esso non va confuso con l’oggetto empirico nel suo darsi sensibile: è piuttosto la costruzione concettuale che il segno propone del suo oggetto, ciò che di un oggetto è accessibile nell’atto semiosico….
Trattato di semiotica generale – Comunicazione, codici e testi: una concezione complessa e moderna
Anna Maria Lorusso individua nel Trattato di semiotica generale una concezione della comunicazione sorprendentemente articolata e moderna, ben più complessa della caricatura informazionale che spesso gli è stata attribuita. Rileggendo Eco, l’autrice sottolinea come il Trattato proponga una teoria della comunicazione fondata su prassi, manipolazione, codici e testi, in netto contrasto con i modelli trasmissivi semplicistici. Uno dei punti…
L’effetto di realtà: dal dettaglio inutile all’illusione referenziale
Uno degli effetti testuali più celebri e discussi nella letteratura semiotica è quello cosiddetto di realtà, concettualizzato da Roland Barthes nel saggio L’effet de réel (1968). Isabella Pezzini ripercorre l’origine e le implicazioni di questo effetto, a partire da una critica alla nozione tradizionale di mimesi. Se già i formalisti e la narratologia avevano posto in secondo piano…