Negli ultimi anni, la semiotica ha posto la vita al centro del proprio oggetto di studio. Questa tendenza nasce dall’intento di comprendere non solo i sistemi di segni, ma le pratiche e i modi di vivere in cui tali sistemi si manifestano. Come osservano Betül Çanakpınar, Murat Kalelioğlu e Veli Doğan Günay, oggi “c’è il desiderio di avere successo nello stile di vita e il desiderio di trasmettere la giusta conoscenza al destinatario o il corretto uso delle pratiche nella vita”.
In questa prospettiva, l’analisi semiotica non si limita ai testi o ai discorsi, ma si estende alla rete di azioni e strategie che compongono ciò che si definisce stile di vita.
Il riferimento centrale è la teoria elaborata da Jacques Fontanille, che introduce la nozione di strategie della vita nel quadro della semiotica delle pratiche. La teoria mostra che la strategia non è soltanto un concetto militare o politico, ma una categoria semiotica, capace di spiegare l’articolazione dei comportamenti e delle relazioni di senso.
Secondo questa prospettiva, “il modo di vita di cui parla Fontanille non è solo strategia”: esso rappresenta un ordine complesso che va “dal piccolo al grande”, comprendendo “segni di base, testi, oggetti, attanti, pratiche, fasi d’azione, strategie e infine lo stile di vita”.
La semiotica della vita si configura così come una scienza dei livelli, nella quale ogni piano d’espressione e di contenuto si organizza in una gerarchia di relazioni. I segni più elementari trovano significato solo all’interno di configurazioni più ampie, e queste, a loro volta, si organizzano in strategie che danno coerenza a un intero modo di vivere.
La nozione di strategia diventa pertanto una chiave metodologica: consente di descrivere come un soggetto costruisce la propria relazione con il mondo, integrando valori, pratiche e scelte comunicative.
Applicata all’ambito politico, questa prospettiva consente di comprendere il discorso come una forma di vita organizzata. Le strategie non sono più semplici tattiche retoriche, ma modalità di esistenza discorsiva attraverso cui si istituisce un rapporto di senso tra leader e collettività.
In tal modo, la semiotica contemporanea mostra che la “vita”, nelle sue molteplici articolazioni, diventa il luogo stesso della significazione.
Riferimento bibliografico: Betül Çanakpınar, Murat Kalelioğlu, Veli Doğan Günay, Political discourse and semiotics, Chinese Semiotic Studies, De Gruyter, 2024.
