Nel cuore della riflessione semiotica di impianto strutturalista si colloca il principio di immanenza, formulato da Louis Hjelmslev. Secondo questa impostazione, la linguistica — e più in generale la semiotica — deve concentrarsi esclusivamente su ciò che è interno alla lingua o al testo, escludendo ogni riferimento a fattori esterni: fisiologici, psicologici, sociali o storici….
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Dalla semiologia alla semiotica: rottura, dissoluzione e genealogie
Nel ricostruire la storia della semiotica come disciplina, Paolo Fabbri propone di cominciare da una svolta: quella che ha trasformato una riflessione antica sul segno in una disciplina autonoma dotata di una propria consistenza teorica. È solo a partire dagli anni Sessanta che si può davvero parlare di “semiotica” in senso moderno. Fabbri identifica due…
Unità delle scienze e metasemiotica: il progetto epistemologico di Hjelmslev
Galofaro analizza l’ambizione di Hjelmslev di porre la semiotica come fondamento epistemologico per l’intero sapere scientifico. La metasemiotica viene intesa come ponte tra la teoria del linguaggio e le scienze fisiche, psicologiche e sociali: fisica e semiotica condividono l’oggetto quando si tratta della materia dell’espressione; semiotica e psicologia lo condividono quando si tratta della materia…
Teorie del segno e del linguaggio nell’antichità classica
La riflessione sull’interpretazione, già presente nella filosofia antica, si sviluppa lungo due direzioni parallele: da un lato la teoria del segno, dall’altro la teoria del linguaggio. Entrambe concorrono a costruire un quadro complesso in cui si articola il rapporto tra significati, segni e realtà. Nel primo caso, l’interpretare è visto come un ragionamento inferenziale che consente di…
Peirce e le neuroscienze cognitive: oltre la Primità
Valentina Cuccio e Vittorio Gallese hanno rinnovato l’interesse verso i contributi semiotici alla neuroscienza cognitiva, proponendo l’impiego della teoria dei segni di Charles Sanders Peirce per chiarire nozioni fondamentali legate alla cognizione incarnata, tanto sul piano filogenetico quanto su quello neurobiologico. Questa scelta non sorprende: Peirce ha sempre concepito la sua teoria dei segni come…
Estetica funzionale e materia espressiva
Alessandro Zinna riflette sulla natura della significazione che si genera attraverso gli oggetti, soffermandosi in particolare sul rapporto tra forma, funzione e materia. Il design, afferma, non riguarda solo la configurazione esterna dell’oggetto, ma anche il modo in cui esso assume un senso nella cultura che lo produce, lo utilizza e lo interpreta. Nel design…
Il significato come fenomeno tensivo
La nozione di significato, nel contesto della teoria tensiva di Daniele Barbieri, è inseparabile dal concetto di aspettativa. Contrariamente a una concezione linguistica tradizionale che tende a separare il significato dal segno come entità eteromateriche — una fisica, l’altra concettuale — Barbieri esplora la possibilità che significato e segno siano omomaterici, ovvero della stessa natura…
Interfaccia e segmentazione: verso una grammatica dell’oggetto
Alessandro Zinna affronta il problema della descrizione semiotica degli oggetti, interrogandosi sulla validità delle categorie analitiche esistenti. Le nozioni ereditate da Peirce, Saussure, Barthes o Eco possono essere un punto di partenza, ma non bastano, secondo l’autore, per costruire una semiotica degli oggetti che sia davvero specifica e operativa. Occorre allora dotarsi di strumenti e…
Testo e discorso: dalla struttura all’enunciazione
Il segno non è mai isolato: esiste sempre in relazione ad altri segni. Questa osservazione conduce a una nozione più ampia e realistica dell’oggetto della comunicazione, il testo. Il testo come frammento del processo Un testo è un segmento ben definito dell’asse del processo, cioè della catena comunicativa in cui si inseriscono i segni. Può essere una…
Propagazione delle pregnanze e struttura del rinvio simbolico
La semiotica morfologica delineata da René Thom si fonda su un principio chiave: la pregnanza può propagarsi da una forma a un’altra, modificando la struttura dell’esperienza e creando reti di rinvii simbolici. Il modello esemplare di questo processo è offerto dall’esperimento di Pavlov, in cui la forma saliente del suono (il tintinnio della campanella) finisce per assumere la pregnanza…