Il termine crossing*, introdotto da Rampton e ripreso da Deping Lu, è reinterpretato come chiave per comprendere la comunicazione linguistica in quanto processo, atto e soprattutto cambiamento. Non si tratta soltanto di passare da una lingua all’altra, ma di descrivere la natura stessa della comunicazione come attraversamento di soglie, come movimento che trasforma costantemente il senso.
Comunicare, in questa prospettiva, non significa trasmettere messaggi già formati, ma compiere un attraversamento che modifica simultaneamente il parlante, l’ascoltatore e il contesto. L’atto linguistico, scrive Lu, coinvolge «phase, sphere, and universe», e proprio queste trasformazioni delineano la dinamica costitutiva della significazione.
Il linguaggio, inteso in tal modo, è un dispositivo semiotico capace di ridefinire continuamente le relazioni interpersonali: ogni scambio implica un attraversamento tra mondi di senso differenti, e questa mobilità costituisce la condizione stessa del significare. Crossing agisce quindi come principio regolatore della comunicazione, orientato non alla stabilità, ma alla variazione, alla negoziazione e alla continuità relazionale.
Deping Lu mette inoltre in relazione il concetto di crossing con tre modelli fondamentali della filosofia e della pragmatica del linguaggio: il “senso condiviso” di Husserl, la “comprensione raggiunta” (reaching understanding) di Habermas e la “intenzionalità condivisa” di Searle.
Se in Husserl la comunicazione tende a una comunità di senso fondata sulla coscienza intersoggettiva, in Habermas essa si realizza come accordo razionale, e in Searle come coordinamento intenzionale degli atti linguistici. Crossing, invece, introduce un punto di vista diverso: il significato non è un oggetto condiviso o un consenso da raggiungere, ma un movimento di attraversamento che unisce e distingue allo stesso tempo.
In questa visione, la comunicazione non si esaurisce nel comprendere l’altro, ma nel muoversi verso l’altro, attraversando le differenze linguistiche, culturali e cognitive. Il valore del linguaggio risiede allora nella sua capacità di trasformare il contatto in relazione, e la diversità in opportunità di costruzione di senso.
Deping Lu colloca così crossing al centro della riflessione semiotica contemporanea, come concetto che ridefinisce la comunicazione non più come semplice trasmissione di informazioni, ma come processo di attraversamento e di creazione reciproca di significato.
Riferimento bibliografico: Deping Lu, Crossing in linguistic communication, Chinese Semiotic Studies, De Gruyter Mouton, 2021.
