This article explores how Paolo Fabbri contrasts the semiology of Roland Barthes with the semiotics of Umberto Eco, identifying two paradigms that define much of contemporary semiotic thought: one rooted in ideological critique, the other in inferential processes of meaning-making. In outlining the two main directions of contemporary semiotics, Paolo Fabbri identifies two distinct yet…
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Barthes ed Eco: due paradigmi semiotici a confronto
Nel delineare le due principali vie della semiotica contemporanea, Paolo Fabbri individua due paradigmi distinti ma profondamente influenti: da un lato la semiologia di Roland Barthes, dall’altro la semiotica di Umberto Eco. Ciascuno di essi sviluppa una propria concezione della significazione, contribuendo a definire traiettorie teoriche differenti all’interno del campo semiotico. Barthes: la semiologia come critica ideologica…
Paolo Fabbri. Oggetti, senso e segmentazione: verso una semiotica della significazione complessa
La Svolta Semiotica. Paolo Fabbri propone una riformulazione teorica della semiotica che superi gli ostacoli epistemologici legati alla nozione tradizionale di segno: abbandonare l’idea che i segni siano entità percepibili in sé, assegnabili a un lessico o a un’enciclopedia, e cominciare a considerarli come strategie semiotiche. In questa prospettiva, i lessemi non sono che strategie linguistiche…
Il paradigma semiotico echiano e l’eredità peirciana
Accanto alla semiologia di ispirazione barthesiana, Paolo Fabbri individua un secondo paradigma teorico, più stabile e coerente, che definisce “paradigma semiotico”, e che riassume sotto il nome di Umberto Eco. Questa impostazione si costituisce in modo alternativo rispetto all’eredità saussuriana, rifiutando la centralità della lingua verbale come punto di partenza dell’analisi semiotica. Fabbri osserva che…
Semiologia barthesiana tra critica ideologica e tradizione umanistica
Paolo Fabbri propone una ricostruzione della semiotica come disciplina a partire dagli anni Sessanta, indicandone due caratteristiche fondamentali, associate emblematicamente a Roland Barthes e a Umberto Eco. La prima, che Fabbri presenta attraverso il nome di Barthes, è una semiologia che ancora non si configura pienamente come semiotica, ma che opera come critica delle connotazioni…
Paolo fabbri. I quattro livelli della semiotica e gli anelli mancanti della teoria
Paolo Fabbri propone una distinzione tra quattro diversi livelli che attraversano il lavoro semiotico, sottolineando come tra questi vi siano spesso passaggi non esplicitati, “anelli mancanti” che ostacolano la coerenza del discorso scientifico. Dire che ci sono anelli mancanti, spiega, significa riconoscere che vi sono dei passaggi da fare e che non sono stati ancora…
Linguaggio stratificato: analogico e digitale oltre i due emisferi
Paolo Fabbri affronta la questione della distinzione tra analogico e digitale, centrale nella teoria dell’informazione e nella riflessione linguistica del secondo Novecento. Questa dicotomia — che associa l’analogico alla continuità e il digitale alla discrezione — ha influenzato a lungo il modo in cui si concepisce il funzionamento dei linguaggi, anche in semiotica. Ma per…
Oggetti, non cose: Foucault, Deleuze e la teoria della forma
Paolo Fabbri propone una distinzione cruciale: quella tra oggetto e cosa. L’oggetto non è un dato grezzo dell’esperienza, né una realtà che precede la parola; al contrario, è il prodotto di un incontro tra una forma del contenuto e una forma dell’espressione. In questa prospettiva, non vi è oggetto senza semiotizzazione. Fabbri afferma con decisione:…
Dispatching, sorting e semiotica logistica: una sfida teorico-operativa
Tra le intuizioni più originali contenute nel saggio di Paolo Fabbri del 1973*, Federico Montanari individua quella che Fabbri chiama “dispatching concettuale”. Il termine, derivato dalla cibernetica e dalle teorie dell’informazione, indica un’operazione di distribuzione, smistamento e connessione: un concetto che, a distanza di decenni, appare non solo attuale ma quasi profetico. Per Fabbri, la semiotica…
La semiotica come scienza della realtà
Gianfranco Marrone riflette sul debito che il pensiero di Bruno Latour intrattiene con la semiotica. Latour ha lavorato a stretto contatto con studiosi come Paolo Fabbri e Françoise Bastide, applicando modelli semiotici consolidati — in particolare quelli dell’enunciazione e della narratività — alla sociologia della scienza e all’etnografia della tecnica. Non si tratta soltanto di…









