Dalla teoria gerarchica del testo elaborata da Jurij M. Lotman deriva una conseguenza essenziale: il testo di livello superiore, contenendo solo rapporti sistematici, funge da lingua di descrizione per altri testi, ma esso stesso non è un testo. Questo perché il testo, in quanto sistema materializzato, contiene elementi extratestuali. In base a tale principio, Lotman formula una regola metodologica chiara:…
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Lotman. Gerarchia e variabilità del testo: livelli, rapporti e ricezione
Lotman chiarisce che, parlando dell’espressività materiale del testo, si fa riferimento a una proprietà specifica dei sistemi semici: la loro sostanza materiale «non sono le “cose”, ma i rapporti delle cose». Anche il testo letterario è dunque costruito come una forma di organizzazione, vale a dire come «un certo sistema di rapporti che costituiscono le sue unità materiali»….
Tempo e immanenza: osservare l’evento, prevedere il senso
La riflessione sull’immanenza incontra uno snodo cruciale quando si interroga il tempo dell’osservazione. Se un sistema semiotico si pretende immanente — cioè autosufficiente e chiuso rispetto a fattori esterni — come può esso rendere conto dell’irruzione dell’imprevisto? E come si colloca la previsione nella teoria del senso? Uno dei limiti del modello saussuriano, osserva Alessandro Zinna, è la sua…
L’immanenza e la dinamica del senso: Lotman, Greimas, Rastier
Dopo aver ricostruito le radici filosofiche e scientifiche del concetto di immanenza, Alessandro Zinna analizza come questa nozione si sia articolata nella teoria semiotica strutturale, in particolare nel pensiero di Jurij Lotman, Algirdas J. Greimas e François Rastier. L’obiettivo è mostrare che l’immanenza, lungi dall’essere un vincolo chiuso e immutabile, si è progressivamente arricchita di articolazioni dinamiche e flessibili….
Costruzione e naturalizzazione: testi e pratiche culturali
Gianfranco Marrone propone una rilettura critica della distinzione tra testo-oggetto e testo-modello. A suo avviso, tutti i testi sono costruiti: ciò che cambia è la consapevolezza — o meno — di questo processo. Alcuni testi, osserva Marrone, diventano oggetti perché si dimentica o si nasconde il lavoro necessario per produrli; altri, invece, conservano la memoria…
Dalla microstoria alla microsemiotica: il valore dell’eccezione
La sociosemiotica – così come viene delineata da Maria Pia Pozzato – si trova spesso al centro di una critica ricorrente: quella di concentrarsi su analisi troppo particolari, senza riuscire a elaborare teorie generali del sociale. Ma questa critica, osserva l’autrice, è la stessa che è stata rivolta anche alla microstoria, e in particolare a Carlo Ginzburg, uno…
Il senso dell’immanenza nella semiotica: fondamenti e aporie
«Come diventa possibile conciliare l’immanenza con l’irruzione dell’imprevisto nella scena del senso?» È da questa domanda che prende avvio la riflessione di Alessandro Zinna nel suo intervento sul primato dell’immanenza nella semiotica strutturale. L’autore esplicita fin dal principio l’intenzione di affrontare le nozioni di esplosione e evenemenzialità nei processi di significazione da una prospettiva che…
Intersoggettività e nuove forme di testualità
Nella quinta configurazione della soggettività proposta da Guido Ferraro, il concetto chiave è quello di intersoggettività. Si tratta di una forma di soggettività che non coincide né con l’individuo isolato né con la collettività compatta, ma con la relazione dinamica tra soggetti, e con le pratiche che si costituiscono nel dialogo, nel confronto, nella trasformazione reciproca. Ferraro…
Espressività, delimitazione, strutturalità: i tratti distintivi del testo secondo Lotman
Alla base del concetto di testo, Jurij M. Lotman propone tre proprietà fondamentali: espressività, delimitazione e strutturalità. Espressività Lotman afferma che «il testo è fissato in certi segni», e in questo senso si contrappone alle strutture extratestuali. Per quanto riguarda la letteratura, ciò significa in primo luogo che il testo si esprime attraverso i segni della lingua naturale….