Jean Petitot individua nei modelli morfodinamici uno strumento privilegiato per integrare la semiotica greimasiana con le matematiche delle discontinuità elaborate da René Thom. Questi modelli, già impiegati con successo in fonologia, permettono di rappresentare le strutture del senso come morfologie naturali dotate di una dinamica interna. Dalla fonologia alla semiotica Petitot ricorda che la fonologia costituisce il campo esemplare…
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Jean Petitot. Estetica della discontinuità: la topologia come schematismo della struttura
Per Jean Petitot, il fenomeno-nucleo su cui si fonda la semiotica strutturale è quello della discontinuità qualitativa: articolazione, segmentazione, opposizione. È questo il cuore di ciò che chiama un’estetica trascendentale della discontinuità. Il senso stesso, per come è pensato dalla semiotica, assume la forma di una discontinuità nello spazio del contenuto: valori che si distinguono, si contrappongono,…
Il labirinto e l’enciclopedia regolativa
Tra le figure teoriche capaci di rappresentare la complessità e la dinamica del sapere, il labirinto si configura come una delle più efficaci. L’immagine è ripresa e sviluppata anche da Umberto Eco, in riferimento alla teoria delle strutture acentriche formulata da Rosenstiehl e Petitot. Si tratta di una struttura priva di centro e di punti di vista…
Jean Petitot. Axiomatique, schématisation, modélisation: tre vie per formalizzare la struttura
Nel quadro della riflessione sulla formalizzazione in semiotica strutturale, Jean Petitot insiste sulla necessità di distinguere nettamente tra assiomatizzazione, schematizzazione e modellizzazione. Ma questa distinzione, pur centrale nel testo, rimane articolata e merita un approfondimento sistematico, ricostruibile passo per passo dalle sue formulazioni. Alla base vi è un corpus di fenomeni empirici — come le strutture narrative analizzate…
La formalizzazione in semiotica strutturale: tra assiomatica e modellizzazione
Jean Petitot ricorda che, nella visione greimasiana, la costituzione delle scienze umane comportava una vera e propria missione: dotarsi di un linguaggio matematico capace di rendere operativa la descrizione strutturale del senso. Questo obiettivo, dichiarato esplicitamente da Greimas nella conferenza di Vilnius del 1971, delineava un orizzonte teorico sistemico e cibernetico. Tale vocazione alla formalizzazione…
Un antecedente saussuriano per la semiotica del corpo: la metafora del pallone
Nel concludere il suo contributo dedicato a Figure del corpo di Jacques Fontanille, Pierluigi Basso propone un’apertura storica: un’anticipazione, mai esplicitamente citata da Fontanille, contenuta negli scritti postumi di Ferdinand de Saussure. Si tratta, nello specifico, di un passaggio in cui Saussure paragona il segno a un pallone aerostatico, osservando: «Possiamo dominare il segno, seguirlo come un pallone…