Una volta riformulata la distinzione tra semiotiche naturali e costruite, diventa necessario chiarire lo status di quelle che Greimas e Courtés chiamano macrosemiotiche, ovvero le lingue naturali e i mondi naturali. Questi ultimi sono intesi nel senso di una “natura informata dalla cultura”, e ciò ne legittima l’uso del plurale. All’interno delle macrosemiotiche si organizzano numerose semiotiche particolari. Il primo passo…
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Paul Ricœur, La grammatica narrativa di Greimas. Il progetto e la scommessa dell’equivalenza
L’interesse della grammatica narrativa di Greimas consiste, osserva Paul Ricœur, nel “comporre passo dopo passo le condizioni della narratività a partire da un modello logico il meno complesso possibile e che non comporta, inizialmente, alcun carattere cronologico”. La questione decisiva è stabilire se le successive aggiunte introdotte per avvicinarsi ai racconti effettivamente prodotti — orali…
Il significato come ipotesi: genesi strutturale e complementarietà asimmetrica
Il significato non è un’entità secondaria o derivata, ma nasce insieme ai termini che lo costituiscono, come effetto della loro relazione strutturale. Non ci sono prima le cose e poi i loro significati. Al contrario, scrive Daniele Barbieri, “senza significati non ci sono cose, senza cose (strutturalmente definite per Opposizioni) non ci sono significati”. Questa prospettiva si fonda…
The Semiotic Study of Myth in Mass Culture
Is myth still relevant to everyday life? Can we say that myth still lives among us, though perhaps in altered forms? Even in the twenty-first century it remains an enigma for researchers, a phenomenon that has been examined through the lenses of ethnography, literary theory, philosophy, psychology, religious studies, and anthropology. In the mid-twentieth century,…
Dalla tassonomia all’ideologia: la costruzione assiologica del testo
Patrizia Magli mostra come il valore non si limiti a una funzione tassonomica o a una proiezione timica individuale, ma possa costituirsi come sistema assiologico all’interno di un testo. L’assiologia è la struttura valoriale profonda che sostiene il racconto: una forma di organizzazione dei contenuti, derivata dall’investimento della categoria timica su una categoria semantica. Tutto parte da…
Roman Jakobson, Semantica e senso: dall’interpretante alla semiosi
Come sottolinea Umberto Eco, la prospettiva di Roman Jakobson si fonda sull’idea che la semiotica non può limitarsi a studiare la struttura dei segni: deve includere necessariamente una riflessione sul significato e sulla costruzione del senso. Jakobson rifiuta con decisione l’idea che la linguistica possa prescindere dal problema del significato, restando confinata alla pura descrizione formale….
Un approccio semio-pragmatico agli atti illocutori
L’atto di linguaggio non è mai un gesto isolato, ma una forma di azione situata all’interno di un intreccio di relazioni, strutture e trasformazioni. A partire da questa consapevolezza, Sophie Anquetil propone di ripensare la forza illocutoria ricorrendo agli strumenti della semiotica narrativa. Il suo modello — fondato sull’idea di co-illocutions — si basa su una logica…
Semiotiche naturali e semiotiche costruite
Nel definire i confini della disciplina semiotica, è fondamentale interrogarsi sullo status delle cosiddette semiotiche naturali e sulla validità della distinzione tra ciò che è “naturale” e ciò che è “costruito”. Greimas e Courtés propongono di considerare come semiotiche naturali “due vasti insiemi significanti: da una parte le lingue naturali, e dall’altra i ‘contesti extra-linguistici’, che noi consideriamo come semiotiche…
Il valore tra tassonomia e timismo
Nella sintassi narrativa, soggetto e oggetto sono categorie interdefinite: non esiste un soggetto senza oggetto, né un oggetto senza soggetto. Ma per comprendere la natura della loro relazione, occorre esaminare la nozione di valore secondo due prospettive complementari: una tassonomica, l’altra fenomenologica. Come ci ricorda Patrizia Magli, l’oggetto di valore non si identifica con il valore in…
Greimas e il progetto di una semiotica del mondo naturale
Nel 1968, Algirdas Julien Greimas elabora la nozione di sémiotique du monde naturel per affrontare un problema teorico di grande importanza: superare il “malaise”, il disagio teorico prodotto dall’identificazione tra linguaggio e mondo, e dare una risposta nuova alla questione della referenza. Jean-Marie Klinkenberg sottolinea che questa mossa nasce dall’esigenza di evitare sia l’idea di un référent absolu sia…









