Gianfranco Marrone propone una rilettura critica della distinzione tra testo-oggetto e testo-modello. A suo avviso, tutti i testi sono costruiti: ciò che cambia è la consapevolezza — o meno — di questo processo. Alcuni testi, osserva Marrone, diventano oggetti perché si dimentica o si nasconde il lavoro necessario per produrli; altri, invece, conservano la memoria…