Nel delineare la genealogia della semiotica generativa, Claudio Paolucci individua nella rielaborazione della teoria saussuriana del valore uno dei momenti fondativi del paradigma testuale. Più precisamente, l’autore osserva come la semiotica generativa – erede dichiarata dello strutturalismo – abbia selettivamente adottato solo una delle due accezioni del valore definite da Saussure, ovvero quella immanente, lasciando…
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Testi e pratiche: due forme dell’enunciato
Claudio Paolucci analizza il rapporto tra testi e pratiche ponendo una distinzione che coinvolge la natura stessa dell’enunciato. Questo nodo teorico, che ha animato molte controversie recenti in ambito semiotico, viene inquadrato attraverso un primo spartiacque: da un lato l’enunciato-testuale, dall’altro l’enunciato-pratico. L’autore propone di raggruppare entrambi sotto la categoria degli “enunciati”, ma chiarisce che…
Effetti e semiosi: dal segno all’azione
In semiotica, il termine effetto è ben più di una semplice conseguenza. Come osserva Isabella Pezzini, esso si colloca al centro di una riflessione sulla vitalità dei segni e dei testi, i quali non sono mai oggetti inerti, ma piuttosto dotati di specifiche “capacità” e “forze”. Il cosiddetto effetto di senso è infatti il risultato dell’interazione tra lettore-interprete e…
Dall’immanenza alla manifestazione: enunciazione, evento e riprogrammazione del senso
Come si comporta un sistema semiotico di fronte all’irruzione dell’imprevisto? È possibile pensare l’azione enunciativa come risposta immanente agli eventi? A partire da queste domande, Alessandro Zinna esplora la relazione tra immanenza, enunciazione e trasformazione, interrogando la tenuta del concetto anche nei momenti in cui il senso si riorganizza a fronte di mutamenti inattesi. In…
Retorica delle regolarità: topoi, abiti e prassi enunciativa
Nel dibattito teorico che collega semiotica, retorica e norme, Anna Maria Lorusso invita a ribaltare una rappresentazione consolidata: quella che vede la retorica come arte dello scarto, della deviazione, dell’eccezione. In realtà, afferma, la retorica può e deve essere letta anche come disciplina delle regolarità, come sapere che si nutre della sedimentazione e del consolidamento…
La semiotica letteraria come scienza del testo: metodologie e dimensioni di analisi
Denis Bertrand affronta il tema del testo letterario come «tutto di significazione» e ne chiarisce la centralità per la semiotica letteraria. Bertrand sostiene che «il testo è un ‘tutto di significazione’ che produce in se stesso, parzialmente, le condizioni contestuali della sua lettura». Questo significa che, diversamente da altri tipi di discorso, «esso incorpora il…
Testualità e Esperienza Sensibile: La Semioticità del Reale
Eric Landowski si confronta con una delle credenze più radicate nella tradizione semiotica: quella secondo cui solo i testi — e in particolare i testi verbali — sarebbero oggetti legittimi d’analisi. Una posizione che, a suo giudizio, ha ostacolato a lungo il riconoscimento della piena semioticità dell’esperienza sensibile e del mondo naturale. Secondo questa prospettiva…
Enunciazione, alterità e immagine: una teoria formale e una teoria estesa
Nel suo contributo, Francesco Marsciani propone di delineare una teoria formale dell’enunciazione che non sia sostanzialista e che si fondi su un’articolazione rigorosa delle posizioni discorsive. Per sviluppare tale progetto, egli prende spunto da alcune pagine di Deleuze e Guattari in Qu’est-ce que la philosophie?, in particolare dall’analisi del concetto di Autrui, l’Altro. Secondo Marsciani, il concetto…
Il senso dell’immanenza nella semiotica: fondamenti e aporie
«Come diventa possibile conciliare l’immanenza con l’irruzione dell’imprevisto nella scena del senso?» È da questa domanda che prende avvio la riflessione di Alessandro Zinna nel suo intervento sul primato dell’immanenza nella semiotica strutturale. L’autore esplicita fin dal principio l’intenzione di affrontare le nozioni di esplosione e evenemenzialità nei processi di significazione da una prospettiva che…
Intersoggettività e nuove forme di testualità
Nella quinta configurazione della soggettività proposta da Guido Ferraro, il concetto chiave è quello di intersoggettività. Si tratta di una forma di soggettività che non coincide né con l’individuo isolato né con la collettività compatta, ma con la relazione dinamica tra soggetti, e con le pratiche che si costituiscono nel dialogo, nel confronto, nella trasformazione reciproca. Ferraro…