La ripetizione, nel testo estetico, è un fenomeno complesso e dinamico. Daniele Barbieri — riprendendo la teoria di Leonard Meyer — sottolinea che la ripetizione psicologica non esiste mai, perché ogni nuova occorrenza modifica il soggetto che la riceve. Il fruitore è sempre diverso, proprio in virtù dell’esperienza accumulata durante la fruizione stessa. Per questo, ogni…
Enunciazione, interpretazione e l’eccedenza della testualità
Pierluigi Basso affronta una delle tensioni centrali nell’eredità del Trattato di semiotica generale: il rapporto tra enunciazione e interpretazione, spesso intesi in maniera oppositiva nella storia della disciplina, e la questione, ad essi collegata, della testualità come oggetto e come prodotto della semiotica. Nel dibattito semiotico, nota Basso, le categorie di enunciazione e interpretazione sono state talvolta contrapposte come alternative epistemologiche….
L’enciclopedia come funzione semiotica e forma della correlazione
Claudio Paolucci propone una rilettura radicale del concetto di “codice” nel Trattato di semiotica generale, mostrando come esso anticipi — sotto il nome di enciclopedia — una concezione dinamica e relazionale della significazione. Contro l’idea, largamente diffusa, che nel Trattato il codice designi semplicemente un campo semantico, Paolucci sostiene che il codice echiano è in realtà un dispositivo…
Umberto Eco. Segni, assenze, enciclopedie: la sfida del digitale
Per Umberto Eco, il fondamento filosofico dell’approccio semiotico è la capacità umana di rappresentare l’assenza. È questo che distingue l’uomo dagli altri animali: «l’animale umano ha la capacità di poter pensare e comunicare l’assenza». Mentre gli animali reagiscono a stimoli presenti, l’uomo può parlare della Luna o degli Stati Uniti anche se non li ha…
Dalla semiotica echiana alla semantica inferenziale di Patrizia Violi
Nel quadro degli sviluppi più recenti del campo interpretativo, Stefano Traini sceglie di soffermarsi sulla teoria semantica di Patrizia Violi così come formulata nel volume Significato ed esperienza (1997). Benché questa teoria accolga influenze di varia provenienza — dalla linguistica strutturale alla filosofia analitica, dalla psicologia cognitiva alla narratologia generativa —, molti dei suoi presupposti si pongono…
Linguaggio stratificato: analogico e digitale oltre i due emisferi
Paolo Fabbri affronta la questione della distinzione tra analogico e digitale, centrale nella teoria dell’informazione e nella riflessione linguistica del secondo Novecento. Questa dicotomia — che associa l’analogico alla continuità e il digitale alla discrezione — ha influenzato a lungo il modo in cui si concepisce il funzionamento dei linguaggi, anche in semiotica. Ma per…
Naturalismo e invenzione: tra poesia, zoologia e parodia scientifica
Il Nasobēm avanza con grazia, poggiato sul suo naso, seguito dal suo piccolo. È una creatura immaginaria, ma non un mostro: è una specie. Con questa affermazione, il poeta tedesco Christian Morgenstern, nel componimento Das Nasobēm (1905), mette in discussione il confine tra finzione e realtà naturalistica, tra creazione poetica e classificazione zoologica. Il nome stesso dell’animale – una…
Tre tendenze interpretative: Autore, Opera, Lettore
Roberto Pellerey propone una tipologia delle teorie dell’interpretazione, distinguendole in base al peso attribuito ai tre elementi fondamentali coinvolti in ogni atto interpretativo: Autore (o Emittente), Opera (o Testo), Lettore (o Destinatario). «Vi è infatti chi ha ritenuto che interpretare il senso di un testo significhi innanzi tutto capire l’autore». Secondo questa prima tendenza, comprendere un’opera…
Modelli operativi della semiotica: paradigmi, sintagmi, interpretazione
Nella riflessione di Alessandro Zinna, l’applicazione della teoria semiotica non è mai una semplice esecuzione meccanica, ma un processo articolato che implica la selezione, la trasformazione e la descrizione dell’oggetto. È in questo contesto che emergono tre modelli operativi distinti, ciascuno fondato su un diverso rapporto tra sistema e processo, tra virtuale e realizzato: il modello…
Ugo Volli. La semiosi dell’ideologia: segni, interpretanti, deriva
Affrontando il concetto di “ideologia” da una prospettiva semiotica, Ugo Volli insiste sulla necessità di evitare le idées reçues che circondano il termine. Per farlo, propone una riflessione preliminare sul modo in cui la semiotica affronta i concetti culturali: anche “ideologia”, come ogni altro termine studiato dalla disciplina, è un’unità culturale, e dunque un segno, secondo la definizione…