Anna Maria Lorusso osserva che, sebbene la semiotica si sia definita, fin dalle origini, come disciplina dei segni, “la definizione di segno non è mai stata né scontata né facile”. Il problema nasce dalla grande varietà di elementi che possono essere considerati segni — “gesti, atti e parole”, osserva l’autrice, sono “entità di natura molto diversa”, e comprendono comportamenti, espressioni linguistiche, azioni intenzionali e non, accomunate dal fatto di poter essere utilizzate “per esprimere una certa intenzione”.
Lorusso chiarisce che anche segni così diversi come la parola “Italia”, il disegno geografico del paese, la bandiera tricolore o la maglia azzurra della nazionale “sono tutti segni”. La conseguenza è che la categoria di segno appare o “troppo ristretta” o “troppo generalizzabile”. Per questa ragione, spiega l’autrice, si è scelto di definire la semiotica non in base al segno in sé, ma alla “categoria di significazione”.
Questo spostamento terminologico segnala un mutamento concettuale profondo. La significazione diventa il fulcro teorico dell’indagine semiotica, poiché mette in evidenza le “procedure che producono segni” e le “relazioni che legano una certa espressione a un certo contenuto”. Il segno, in questa nuova prospettiva, non è più un’entità statica e definita una volta per tutte, ma “il portato di un processo — culturale e sociale — che è compito della semiotica indagare”.
Per Lorusso, questo non significa abbandonare il concetto di segno, ma ripensarlo in termini “dinamici e processuali”. Il segno diventa così “una funzione segnica a due facce”, non fondata su un legame logico causale (come nell’implicazione “se fumo, allora fuoco”), ma su un nesso “definito culturalmente”, cioè variabile in base “alle culture, alle epoche, ai contesti sociali”.
Il passaggio dalla nozione statica di segno alla sua concezione dinamica come funzione culturale segna, nelle parole di Lorusso, l’inizio della vera indagine semiotica. È a partire da questo quadro che l’autrice introduce la riflessione teorica di Charles S. Peirce.
Riferimento bibliografico:
Anna Maria Lorusso. Semiotica. 2005 Raffaello Cortina Editore