Nella teoria greimasiana, la narratività non è una proprietà accidentale dei testi, ma un principio fondamentale dell’organizzazione del senso. Essa definisce la forma logica attraverso cui ogni discorso può costituirsi come tale. Patrizia Magli e Maria Pia Pozzato sottolineano che la narratività è “il principio stesso dell’organizzazione di ogni discorso”, poiché permette di riconoscere, in ogni sistema…
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Semiotica
La rappresentatività dei discorsi e la costruzione del corpus scientifico
Lo studio semiotico del discorso scientifico si fonda su una scelta precisa dei testi da analizzare. Greimas e Landowski sottolineano che tale scelta non è mai neutra: la definizione del corpus deriva da criteri di rappresentatività e da considerazioni sullo statuto semiotico dei testi oggetto. Riunire ed esaminare un numero limitato di testi che rappresentino…
La testualizzazione come mediazione tra testo e pratica
Maria Giulia Dondero approfondisce concetto di testualizzazione come luogo di mediazione fra testo e pratica. Il problema di fondo consiste nel comprendere come la semiotica possa analizzare la dimensione effimera delle azioni e delle interazioni, senza perdere la solidità epistemologica garantita dal principio di immanenza. La testualizzazione risponde a questa esigenza: essa designa l’insieme dei dispositivi —…
Verso una teoria generale della significazione: le scuole semiotiche del Novecento
Nel corso del Novecento la semiotica si consolida come campo di ricerca autonomo e sistematico. Stefano Gensini ricorda che, dopo le intuizioni di Peirce e di Saussure, diversi studiosi — provenienti da discipline differenti — hanno ripreso e sviluppato quei presupposti, trasformandoli in una pratica scientifica duratura. Il filosofo statunitense Charles Morris (1901-1979) concepì la semiotica come…
La vita senza semiosi: critica biosemiotica al paradigma meccanicista
Liqian Zhou descrive il paradigma dominante delle scienze della vita come un sistema di conoscenza che analizza il vivente privandolo della vita. L’approccio neo-darwiniano, secondo questa ricostruzione, considera i processi biologici come eventi meccanici, continui con i fenomeni fisici dell’universo e privi di qualsiasi specificità semantica. In tale prospettiva, l’organismo diventa una macchina complessa, e…
Il testo come segno: voce, isotopia e unità estetica
Per Aage Brandt definisce il testo come un segno composto di frasi. Poiché ogni frase configura la propria enunciazione, la sequenza di frasi all’interno di un testo richiede un’integrazione delle rispettive istanze enunciative. Tale integrazione genera una enunciazione transfrastica, cioè una sorta di voce continua che sostiene il testo nel suo insieme e gli conferisce coerenza e identità. Questa…
Presupposizione: un termine-ombrello
Umberto Eco introduce una riflessione metalinguistica su un termine ricorrente ma problematico nel lessico della semiotica, della filosofia del linguaggio e della logica dei linguaggi naturali: presupposizione. In apertura, egli definisce questo termine come un “termine-ombrello”, paragonabile a nozioni altrettanto vaste come iconismo o isotopia. Sono concetti che sembrano offrire un’utile copertura teorica, ma che finiscono per includere fenomeni molto…
Che cosa studia la semiotica
La semiotica appartiene a quella zona intermedia dei saperi che costituisce il campo delle scienze umane: discipline che non si fondano su teoremi o esperimenti, ma nemmeno su opinioni soggettive. È una scienza del senso, che indaga i modi in cui gli esseri umani producono, interpretano e condividono significati. Come ricorda Ugo Volli, fin dal…
La semiotica visiva secondo Greimas: il figurativo e il plastico
Nel 1984 Algirdas Julien Greimas pubblica uno studio intitolato Semiotica figurativa e semiotica plastica, in cui affronta la questione di una possibile semiotica visiva. Il punto di partenza è la delimitazione del suo oggetto: Greimas decide di concentrarsi sulle rappresentazioni planari, cioè su quei testi che impiegano un significante bidimensionale– fotografie, dipinti, disegni e altri artefatti visivi. All’interno…
L’immagine generata come linguaggio visivo
Maria Giulia Dondero affronta la questione del rapporto tra generazione automatica di immagini e basi di dati, considerate strumenti essenziali – insieme ai modelli algoritmici – per comprendere il linguaggio visivo contemporaneo. In questa prospettiva, l’autrice concentra la sua analisi sui processi di generazione, deformazione e circolazione degli stili visivi, proponendo di applicare al dominio dell’intelligenza artificiale generativa (GenAI)…









