Il concetto di modo semi-simbolico trova la sua applicazione privilegiata nei testi visivi, in particolare in quelli caratterizzati da elevata complessità e singolarità, come le immagini, i miti o i testi politici. Questi testi sono descritti da Omar Calabrese come orientati alla costruzione di una figuratività peculiare. È in questo contesto che si colloca la…
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Semiotica
Tassonomie e quadrati eretici: implicazioni locali e costruzione culturale del senso
Daniele Barbieri affronta il tema delle tassonomie come dispositivi che autorizzano implicazioni locali all’interno del quadrato semiotico. Una tassonomia è definita come un’area localmente strutturata, un deposito di relazioni stabilite attraverso una serie di Trasformazioni. Per esempio, nel contesto della classificazione biologica, si può tranquillamente affermare che gatto implica felino. Ma che cosa accade quando si applica questo…
Esperienza, percezione e assiologia nel significato lessicale
La riflessione semantica di Patrizia Violi prende le distanze dall’ipotesi di una struttura unitaria e rigida del lessico. Secondo l’autrice, i significati lessicali derivano da strutturazioni diversificate, e non è possibile ricondurli a un’unica logica formale. L’analisi classica a tratti risulta infatti applicabile soltanto a una porzione limitata del vocabolario, come i termini di ambito tecnico-scientifico…
Umberto Eco, Kant e l’ornitorinco. L’essere come condizione della semiosi
La riflessione sull’essere non può restare separata dall’indagine semiotica. Umberto Eco afferma che la semiotica non deve interrogarsi solo su come usiamo i segni per riferirci a qualcosa, ma anche su che cosa ci induce a produrre segni. Si tratta di affrontare il rapporto tra semiosi e ciò che precede o eccede la produzione del significato. In questa prospettiva,…
Lessico, inferenza e gerarchia del significato
Secondo Patrizia Violi, la semantica deve assumere come proprio compito specifico l’analisi del contributo che il livello lessicale apporta alla comprensione del discorso. In altre parole, occorre determinare quale ruolo giochi la componente lessicale nei processi di interpretazione testuale. A questo scopo risultano utili due distinzioni fondamentali: quella tra proprietà essenziali e proprietà tipiche, e quella tra competenza…
Quando il gesto diventa lezione. Struttura doppia e sanzione
Nel testo attribuito a Greimas e completato da Fontanille*, il “bel gesto” non è mai un atto isolato. Come osserva Zinna, esso si struttura in una sequenza doppia: un primo momento di autoaffermazione del soggetto e un secondo momento di sanzione rivolta all’altro. Il gesto non si limita a proporre un nuovo valore; lo fa negando, implicitamente…
Umberto Eco, Kant e l’ornitorinco. Il concetto di essere come Qualcosa
Nonostante il verbo essere sia onnipresente nel linguaggio quotidiano, «non risulta che alcuno studio di semantica abbia dato una analisi soddisfacente del verbo essere». In ambito semantico, osserva Eco, l’essere si configura come un primitivo, un termine che «serve a definire quasi tutto ma non è definito da nulla». Il problema non è nuovo. Pascal aveva già segnalato l’assurdità…
La teoria dei modi di produzione: un’alternativa alla codificazione
Patrizia Violi individua nello schema dei modi di produzione segnica una nozione centrale della riflessione di Umberto Eco, benché questa non sia stata poi ripresa nei suoi lavori successivi. Tale modello, nato con finalità tassonomiche per sostituire le tipologie tradizionali di segni, è stato spesso considerato troppo legato a una concezione del segno isolato. In realtà, osserva…
I modi di esistenza semiotica secondo Hjelmslev e Greimas
In alternativa all’approccio che classifica i fenomeni semiotici in base alle sostanze espressive — e che concentra l’analisi sulla definizione di “linguaggi specifici” e delle rispettive unità minime — Calabrese propone di riprendere i concetti hjelmsleviani relativi ai modi di esistenza semiotica, secondo l’interpretazione offerta da Greimas. Hjelmslev distingue due modi fondamentali di rapporto tra…
La normalità era il problema. Norme, crisi e ideologia
Durante la crisi pandemica, un graffito apparso sui muri di una città spagnola recitava: «No queremos volver a la normalidad porque la normalidad era el problema» (“Non vogliamo tornare alla normalità perché la normalità era il problema”). In quel momento, elementi come la giornata lavorativa di otto ore, la mobilità globale, l’educazione universale, il consumismo e la…