Nel panorama della semiotica testuale si delineano, secondo Umberto Eco, due grandi orientamenti teorici, che egli definisce come teorie di prima e seconda generazione. La distinzione non ha carattere cronologico, ma strutturale e metodologico. Le teorie di prima generazione si mostrano spesso “estremiste e vivacemente polemiche nei confronti della linguistica della frase”, e più in generale del concetto…
Categoria: Semiotica & Linguistica
Hjelmslev tra linguistica e filosofia: da Saussure a Kant
Tra le principali fonti della teoria hjelmsleviana, Galofaro individua la tradizione saussuriana, con cui Hjelmslev entra in contatto almeno dal 1925. Più che Saussure in persona, sono le rielaborazioni successive a costituire il punto di riferimento diretto. Il progetto di una grammatica generale prevede infatti un inquadramento dei fenomeni linguistici all’interno di una semiotica più…
Paolo Fabbri. Oggetti, senso e segmentazione: verso una semiotica della significazione complessa
La Svolta Semiotica. Paolo Fabbri propone una riformulazione teorica della semiotica che superi gli ostacoli epistemologici legati alla nozione tradizionale di segno: abbandonare l’idea che i segni siano entità percepibili in sé, assegnabili a un lessico o a un’enciclopedia, e cominciare a considerarli come strategie semiotiche. In questa prospettiva, i lessemi non sono che strategie linguistiche…
L’universo segnico oltre il linguaggio verbale
Jakobson ha sempre rifiutato ogni riduzionismo che confinasse la significazione al solo linguaggio verbale. È questo, secondo Umberto Eco, uno dei tratti distintivi più potenti e innovativi del suo pensiero. L’intero universo culturale, afferma Jakobson, è attraversato dai segni. E la semiotica, proprio per questo, non può che estendersi a tutti i sistemi comunicativi, verbali…
Il paradigma semiotico echiano e l’eredità peirciana
Accanto alla semiologia di ispirazione barthesiana, Paolo Fabbri individua un secondo paradigma teorico, più stabile e coerente, che definisce “paradigma semiotico”, e che riassume sotto il nome di Umberto Eco. Questa impostazione si costituisce in modo alternativo rispetto all’eredità saussuriana, rifiutando la centralità della lingua verbale come punto di partenza dell’analisi semiotica. Fabbri osserva che…
Tre tipi di semi: figurativi, astratti, timici
Alla tipologia dei semi nucleari e contestuali, si aggiunge una classificazione derivata dalla psicologia della percezione, in particolare dagli studi di Piaget. Questa tipologia semica, come ci ricorda Patrizia Magli, si fonda sull’installazione dell’essere umano nel proprio ambiente, considerato non come figura astratta, ma come soggetto sensibile, cognitivo e patemico, capace di percepire, pensare e…
Dal bel gesto agli stili di vita. Una semiotica dell’eccezione
Uno degli snodi che segnano il passaggio da una semiotica del testo a una semiotica delle pratiche, degli stili e delle forme di vita è la rilettura di un testo incompiuto di Greimas, redatto in occasione del seminario EHESS del 1991-1992. La morte dell’autore ne aveva impedito la pubblicazione definitiva, ma ne esistono due redazioni,…
Le strutture elementari del racconto: da Propp a Greimas
Ogni racconto può sembrare unico, ma la semiotica narrativa ha mostrato che esistono strutture profonde comuni ai testi narrativi. Valentina Pisanty ricostruisce lo sviluppo teorico che porta dall’analisi morfologica di Vladimir Propp, attraverso le sequenze di Bremond, fino alla formalizzazione di un modello canonico del racconto da parte di Greimas. Propp e le funzioni della fiaba Lo studio pionieristico…
Sensorialità profonda e infanzia: verso una semiotica dei sensi
Stefano Traini introduce una prospettiva teorica che amplia il dialogo tra semiotica e scienze cognitive, confrontandosi in particolare con le ricerche di Daniel Stern sullo sviluppo del Sé e sulla percezione neonatale. In questo modo, la riflessione sulla sensorialità abbandona il solo campo teorico per confrontarsi con i dati sperimentali. Secondo Stern, esistono forme preverbali di…
Una tipologia semiotica della traduzione
Superando i limiti teorici della tripartizione jakobsoniana, Gianfranco Marrone propone una nuova tipologia della traduzione, fondata su basi pienamente semiotiche ed epistemologicamente consapevoli. Non si tratta solo di aggiungere sottocategorie, ma di riformulare il quadro complessivo alla luce del passaggio dal segno al discorso. La nuova classificazione si articola in tre grandi blocchi: A) Traduzione…