Il Nasobēm avanza con grazia, poggiato sul suo naso, seguito dal suo piccolo. È una creatura immaginaria, ma non un mostro: è una specie. Con questa affermazione, il poeta tedesco Christian Morgenstern, nel componimento Das Nasobēm (1905), mette in discussione il confine tra finzione e realtà naturalistica, tra creazione poetica e classificazione zoologica. Il nome stesso dell’animale – una…
Autore: Semiotica
Tre tendenze interpretative: Autore, Opera, Lettore
Roberto Pellerey propone una tipologia delle teorie dell’interpretazione, distinguendole in base al peso attribuito ai tre elementi fondamentali coinvolti in ogni atto interpretativo: Autore (o Emittente), Opera (o Testo), Lettore (o Destinatario). «Vi è infatti chi ha ritenuto che interpretare il senso di un testo significhi innanzi tutto capire l’autore». Secondo questa prima tendenza, comprendere un’opera…
Modelli operativi della semiotica: paradigmi, sintagmi, interpretazione
Nella riflessione di Alessandro Zinna, l’applicazione della teoria semiotica non è mai una semplice esecuzione meccanica, ma un processo articolato che implica la selezione, la trasformazione e la descrizione dell’oggetto. È in questo contesto che emergono tre modelli operativi distinti, ciascuno fondato su un diverso rapporto tra sistema e processo, tra virtuale e realizzato: il modello…
Ugo Volli. La semiosi dell’ideologia: segni, interpretanti, deriva
Affrontando il concetto di “ideologia” da una prospettiva semiotica, Ugo Volli insiste sulla necessità di evitare le idées reçues che circondano il termine. Per farlo, propone una riflessione preliminare sul modo in cui la semiotica affronta i concetti culturali: anche “ideologia”, come ogni altro termine studiato dalla disciplina, è un’unità culturale, e dunque un segno, secondo la definizione…
Jakobson e le tre forme della traduzione: oltre il linguaggio verbale
Nel suo celebre saggio del 1959, Roman Jakobson individua tre forme fondamentali di traduzione: la traduzione intra-linguistica (o riformulazione), la traduzione inter-linguistica (quella comunemente intesa come passaggio da una lingua a un’altra) e infine la traduzione inter-semiotica (o trasposizione), in cui un contenuto espresso con un sistema linguistico viene trasferito in un sistema non linguistico,…
Il conflitto tra stili interpretativi: razionalità e mistero
Nelle culture fondate su testi sacri o fondativi, il contrasto tra stili interpretativi differenti rappresenta il cuore di questioni politiche fondamentali: chi ha diritto di interpretare i testi sacri, e quindi di esercitare un’autorità sulla comunità? Quali destinanti hanno il potere di sanzionare tali interpretazioni? Jenny Ponzo propone di immaginare tali culture come semiosfere (Lotman) con una struttura semplice: al centro…
Il ritmo come principio di senso: percezione, fiducia e forma estetica
Verónica Estay Stange sviluppa una riflessione sul ritmo come principio trasversale e fondativo del piano dell’espressione, all’interno di una prospettiva che potremmo definire semio-fenomenologica. Il ritmo viene qui inteso non come mera misura o conteggio, ma come organizzazione dinamica del sensibile, capace di generare forme, condurre la percezione, e fondare la fiducia nell’“esserci” dell’opera. A…
Misticismo e ideologia semiotica: un confronto critico con Max Weber
Max Weber, nel tentativo di individuare idealtipi religiosi funzionali alla propria interpretazione dello sviluppo capitalistico, elabora una contrapposizione tra ascesi e misticismo. Il primo viene associato all’attività, il secondo alla passività, secondo uno schema che egli stesso articola così: Ascesi / Misticismo = Attivo / Passivo. Da questo punto di vista, il mistico appare a…
Semiotica della cultura e attualità del Trattato
Anna Maria Lorusso propone una rilettura del Trattato di semiotica generale come testo che prefigura — e in parte già realizza — un orientamento verso una semiotica della cultura. L’idea che Eco abbia dato vita a una semiotica strutturale, opposta a una semiotica interpretativa, appare infatti riduttiva. Già nel Trattato, sostiene Lorusso, è possibile rintracciare una teoria…
Effetti di verità e figuratività discorsiva
Il passaggio dall’effetto di realtà all’effetto di verità implica un cambiamento significativo nell’orizzonte teorico: non si tratta più soltanto di sembrare reale, ma di apparire vero. Isabella Pezzini mostra come l’effetto di verità non si limiti a una corrispondenza tra enunciati e stati del mondo, ma coinvolga una dimensione più sottile: quella della rivelazione, della perspicuità, dell’esperienza…